Come faccio a ciaspolare (o fare skialp)? Il dilemma delle interpretazioni: con l’auto o senza, le discrepanze fra vari enti
Per la Provincia «si può usare l’auto», per il Comune di Trento no. Fra “attività motoria” e “attività sportiva” qualcuno si è già preso una multa e la confusione è grande sotto il cielo
TRENTO. A dire la verità non si sa più come fare: è possibile o no andare a fare “attività fisica” (entro i confini del proprio Comune) in automobile? Per dire: posso mettere gli sci e le pelli in macchina e andare a fare scialpinismo sul Monte Bondone? Sembra tutto chiaro, ma come sempre con i dpcm e le sue “interpretazioni”, non è così. E gli enti pubblici preposti all’emergenza della zona rossa si contraddicono.
Due giorni fa era stata accolta con sollievo la nota della Provincia autonoma: un comunicato stampa ci informava: “Attività sportiva in zona rossa: ci si può spostare liberamente all’interno del proprio comune”
Scriveva la Provincia: “Ulteriore chiarimento sulle modalità con cui è possibile, in Trentino, svolgere attività sportiva in zona rossa. Su richiesta dei sindaci, attraverso il Consorzio dei comuni e sentito il Commissariato del Governo, la Protezione civile precisa che è possibile raggiungere il luogo in cui si intende svolgere l’attività sportiva, come corsa o bicicletta, anche utilizzando mezzi privati, come l’auto o la moto o mezzi pubblici. Questo, però, solo all’interno del proprio comune di residenza. Anche per quanto riguarda l’attività di pesca, si chiarisce che può essere svolta in “zona rossa” secondo le modalità dell'attività sportiva.
Una “interpretazione autentica” che superava la prima formulazione, quando la Provincia scriveva che “Attività motoria. Dalle ore 5.00 alle 22.00 è consentito svolgere attività motoria, come passeggiare, in prossimità della propria abitazione, per un massimo di 60 minuti dal momento in cui si esce. E’ necessario rispettare il distanziamento di almeno un metro da ogni altra persona e indossare la mascherina.
Attività sportiva. Dalle ore 5.00 alle 22.00 è consentito svolgere attività sportiva individuale all’aperto, come ad esempio corsa o bicicletta, esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio comune, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Non è obbligatorio l’uso della mascherina. Non è permesso in alcun modo raggiungere, in auto o con mezzi pubblici, altri luoghi dove poi effettuare l’attività sportiva o quella motoria.
È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.
Chiaro? Chiarissimo. Peccato che il giorno dopo la Polizia Municipale di Trento abbia inviato un suo comunicato stampa che diceva il contrario. “l’attività motoria può essere svolta da chiunque all’interno del comune con i seguenti limiti:
1. in prossimità della propria abitazione
2. entro un arco temporale di 60 minuti
3. mantenendo una distanza dalle altre persone di almeno 1 metro
4. utilizzando sempre i dispositivi di protezione (mascherina)
5. qualora l’attività dovesse essere sospesa per una pausa o perché vi sia l’incontro con con altre persone, questa deve prevedere sempre il rispetto dei punti 3 e 4 . In ogni caso l’incontro non può avvenire con più di 6 persone contemporaneamente (se non conviventi)
6. non rientrano nel novero delle possibilità connesse all’attività motoria le soste finalizzate al consumo di cibi e bevande in maniera prolungata: no pic-nic /merende / braciolate ecc.
È consentito fare attività motoria?
Per il Comune di Trento «L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti».
Quale delle due? In realtà l’equivoco nasce dalla distinzione fra “attività sportiva” e “attività motoria”. Nella prima sono comprese, seconda la Provincia, bicicletta e corsa (dello scialpinismo non si parla). Nella seconda, in effetti, solo la “passeggiata salutare”. Quindi se vado a fare scialpinismo, in teoria, sto facendo “attività sportiva”. O “attività motoria”?
Il fatto è che ieri e oggi molte persone che – all’interno del proprio Comune – si stavano recando in auto a fare scialpinismo o una ciaspolata, sono state fermate e in qualche caso anche multate (400 euro, che diventano 208 se pagate subito).
Ma il dpcm cosa dice esattamente? Il sito del Governo distingue fra “attività motoria” e “attività sportiva”, e riporta:
È consentito fare attività motoria? L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti.
È possibile recarsi in un altro Comune al solo scopo di fare lì attività sportiva? In alternativa, è possibile varcare i confini comunali mentre si pratica l’attività sportiva (per esempio correndo o valicando un monte), per concluderla comunque all’interno del proprio Comune? Nell’area rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.
Per saperne di più, occorre leggere le FAQ (domande e risposte) del Dipartimento dello Sport, che è più preciso. Dove è scritto:
Qual è la differenza tra attività dilettantistica e attività ludico-amatoriale?
L’attività sportiva dilettantistica è svolta all’interno di una cornice organizzata e riconosciuta da enti sportivi (Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva e Discipline sportive associate) mediante tesseramento ad una ASD/SSD.
L’attività ludico-amatoriale è invece svolta in autonomia, in forma privata, generalmente senza tesseramento (es. partita di calcetto organizzata tra amici o colleghi) o, comunque, qualificata come amatoriale.
E per chi non è un tesserato Coni?
Negli scenari a elevata gravità (cd. zone rosse) sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso.
Pertanto è possibile svolgere attività motoria esclusivamente nei pressi della propria abitazione, all’aperto ed in forma individuale. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale.
Lo svolgimento dell’attività sportiva potrà avvenire all’interno del territorio comunale, in forma individuale e all'aperto, rispettando il distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona.
Secondo il Dipartimento Sport del Ministero è consentito l’uso della bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, nel rispetto della distanza di sicurezza di 1 metro. Dalle 5:00 alle 22:00 è anche possibile utilizzarla per svolgere attività motoria o sportiva all’aperto nel rispetto del distanziamento di 2 metri.
Qualora l’area sia indicata come di massima gravità (cd. zona rossa), sempre nella medesima fascia oraria, l’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria. Contraddicendo quanto detto sopra dalla Provincia autonoma.
Risultato: un rebus. Con una domanda finale: se la mia attività motoria (non sportiva) comporta l’uso di ciaspole, o sci con pelli di foca, posso usare la macchina per raggiungere la neve più vicina (nel mio Comune)? Non lo sa nessuno. E figuriamoci noi…
(fotografia: Aquile di San Martino)