Città / Il forum

Dalla pandemia alla cultura, dalle farmacie all’ambiente, dal lavoro alla mobilità: Trento e Bolzano a confronto con il faccia a faccia tra i due sindaci

Franco Ianeselli e Renzo Caramaschi, entrambi alle prese con la grande incognita della pandemia, disegnano le due città di domani, lungo un asse comune da nord a sud

IL VIDEO Il dialogo tra i due primi cittadini / 1

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di Paolo Micheletto

TRENTO - Uno è al primo mandato, l’altro al secondo. Uno ha 42 anni e l’altro 75. Ma Franco Ianeselli, sindaco di Trento, e Renzo Caramaschi, primo cittadino di Bolzano, sono d’accordo su tutto: su una maggiore collaborazione tra le due città, su un futuro “verde e verticale”, sul bisogno di puntare sulle grandi opere per rilanciare i capoluoghi e aiutare la comunità ad uscire dalla pandemia.

Franco Ianeselli e Renzo Caramaschi si sono ritrovati attorno allo stesso tavolo, in un forum organizzato dall’Adige e dall’Alto Adige e che si è tenuto ieri pomeriggio alla sede bolzanina dell’Alto Adige. I due primi cittadini hanno risposto alle domande del direttore Alberto Faustini, in un dibattito al quale hanno partecipato anche i giornalisti Francesca Gonzato e Renzo Moser.

Sindaci Caramaschi e Ianeselli, come avete vissuto il lungo periodo della pandemia, da primi cittadini? Spesso siete stati costretti ad applicare regole imposte da altri.

Caramaschi: La legge provinciale ha dato ai sindaci solo poteri più restrittivi. Ci sono stati molti momenti difficili, e non sempre i cittadini hanno compreso i nostri provvedimenti. All’inizio della pandemia, e l’amico Franco Ianeselli non era ancora stato eletto, l’esplosione del virus ha preso tutti in contropiede. Ora si apre una fase ancora più delicata, che sarà quella della ripartenza.

Ma un sindaco può creare nuovo lavoro?

Caramaschi: Un sindaco può agevolare certe categorie più penalizzate, come ad esempio il commercio e il commercio ambulante. Manterremo le tariffe inalterate, oppure garantiremo la gratuità di certi servizi.

Ianeselli, lei è stato eletto in settembre. Quali sono state le sue prime decisioni legate alla pandemia?

Una delle prime decisioni è stata quella di non fare i mercatini di Natale: non credevamo che il turismo d’inverno fosse possibile. Poi penso al divieto di fumo alle fermate dell’autobus e al divieto di vendita dei caldarrostai, una decisione che non ho certo preso a cuor leggero. Ma ora dobbiamo essere ottimisti: abbiamo i vaccini e speriamo si possa andare verso una progressiva apertura. Ecco, il ruolo dei sindaci sarà fondamentale anche in questa fase, perché non potremo aprire tutto all’improvviso, ma con gradualità.

Un sindaco può dare aiuti in termini economici?

Ianeselli: Noi come Comune di Trento abbiamo previsto la riduzione della tariffa rifiuti delle categorie economiche. Un aiuto importante, certo, ma che, singolarmente, vale meno di cento euro. Per questo dico che un sindaco diventa fondamentale per creare il contesto più adatto possibile per favorire la ripresa: penso agli investimenti in opere pubbliche, agli eventi dell’estate in città, alla partita enorme del Recovery plan, con la circonvallazione ferroviaria di Trento.

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