Domani il mega-concorso per funzionari: 250 candidati «in presenza», esplode la protesta: siamo in zona rossa
Lo organizza Piazza Dante, le prove furono sospese quando eravamo in zona gialla, ma adesso si fanno da vivo, e chi è in isolamento Covid rimarrà escluso (e farà ricorso)
TRENTO. La Provincia di Trento sta per espletare numerose prove di concorso «in presenza», con centinaia di candidati. In particolare (ma non solo), domani la mega-prova scritta del famoso concorso per funzionari del dicembre 2019 che aveva già creato tanti problemi legati alle norme Covid: 250 candidati ammessi, a Trento Fiere. Una modalità che lascia perplessi molti candidati: i concorsi pubblici in presenza infatti erano stati sospesi per il Covid quando eravamo in zona gialla o arancione, mentre adesso che siamo in zona rossa si convocano le prove di massa.
Alla nostra redazione sono arrivati molti messaggi preoccupati: «Come già successo nella prima fase della pandemia, ad esempio, i candidati risultati positivi al tampone, o che sono in isolamento fiduciario perché lo è un congiunto, non possono accedere alle prove. Con un rischio concreto di futuri ricorsi ed invalidazioni delle prove».
Ci scrive un candidato della Valsugana: «E’ davvero assurdo facciano concorsi ora in zona rossa, quando li hanno rimandato sinora per rischio Covid ed eravamo gialli, anche perché potrebbero usare graduatoria di preselezione con contratti a termine per coprire posti in Provincia, quindi l'urgenza viene meno. Farlo così poi espone a ricordi che bloccherebbero tutto».
Le preoccupazioni sono state raccolte dal consigliere provinciale Paolo Zanella (Futura) che ha presentato una interrogazione sul tema. Ancora senza risposta, e intanto si fa l’esame.
Scrive Zanella, ricordando l’iter: «in esecuzione della convenzione sottoscritta tra la Provincia autonoma di Trento ed il Comune di Trento, il cui schema è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 1405 del 19 settembre 2019, e della deliberazione della Giunta provinciale n. 1833 di data 22 novembre 2019, nel dicembre 2019 è stato indetto un concorso unico volto all’assunzione di 12 funzionari; con comunicazioni del 24 marzo e successive, causa pandemia da CoViD-19, per via delle norme contenute nel Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 all'art. 87 comma 5, si è disposta la sospensione per 60 giorni delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego; la sospensione è stata via via prorogata fino alla pubblicazione della nuova data del concorso e della conseguente prova scritta prevista il 1° aprile 2021 in presenza, durante un periodo che vede in vigore le restrizioni previste per le zone rosse;
la norma nazionale inserita all’art. 24 del DPCM del 2 marzo 2021 prevede che siano consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della funzione pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico;
pare, invece che sia previsto che la prova scritta si terrà in una unica sede e in una unica data e che
vi partecipino in contemporanea i 170 candidati/e che hanno superato la preselezione di agosto e
che dovranno certificare di essere in possesso di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti alla prova».
Zanella quindi chiede a Fugatti: «se si ritiene opportuno permettere lo svolgimento di un concorso pubblico che prevede una prova scritta in presenza in un periodo nel quale siamo in zona rossa per emergenza
sanitaria;
- se non si ritenga possibile attingere, con assunzioni a tempo determinato, alla graduatoria stabilita dalla preselezione di agosto 2020, per coprire i posti vacanti per comprovata urgenza e necessità amministrativa, interpretando quanto previsto dal bando;
- se non si ritiene che ci siano gli estremi per eventuali ricorsi al TAR per l’esclusione dalla prova scritta in presenza, da parte di chi non vi abbia potuto partecipare in quanto in isolamento fiduciario o in quarantena, bloccando di fatto le assunzioni».
LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA: Tutto in regola, candidati distanziati