Droga nella zona di piazza Dante, fermati dagli agenti in borghese tre spacciatori
Un investigatore della Squadra mobile con l'ausilio di un binocolo segnalava i movimenti sospetti e le persone da controllare
TRENTO. Venerdì scorso il personale del Nucleo civico della Polizia locale e gli agenti della Squadra Mobile hanno portato avanti una serie di controlli congiunti finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Adottando un’ormai consolidata modalità operativa, gli agenti in abiti civili si disponevano nelle immediate vicinanze dei giardini di piazza Dante, coordinati via radio da un investigatore della Mobile che con l'ausilio di un binocolo segnalava i movimenti sospetti e le persone da controllare. Questi notava degli strani movimenti di un soggetto che sembrava cedere della sostanza ad un altro di mezza età.
Gli operatori aspettavano che il probabile acquirente si allontanasse e lo fermavano lontano dalla vista del potenziale spacciatore che rimaneva tranquillamente seduto su una panchina. Una volta fermato e messo alle strette l’acquirente consegnava agli agenti una pallina di nylon del peso 0,3 grammi contenente eroina, che veniva posta sotto sequestro.
Nel frattempo l'investigatore segnalava ad altri agenti uno strano andirivieni di altri due uomini che contattavano un altro soggetto apparentemente anche loro acquistando sostanza stupefacente. Anche questi due venivano fermati e anche loro confermavano di avere acquistato eroina dallo spacciatore.
La sostanza stupefacente, del peso di grammi 0,2, veniva sequestrata e a loro carico veniva contestata la violazione amministrativa relativa alla detenzione per uso personale.
Con l'ausilio delle volanti, gli agenti in borghese fermavano i due spacciatori che venivano accompagnati in Questura per essere fotosegnalati e controllati.
Il primo spacciatore – di 21 anni - veniva trovato in possesso un centinaio di euro in banconote di piccolo taglio che venivano sequestrate. Il soggetto era gravato da numerosi precedenti penali e dai controlli effettuati risultava che a suo carico era stato emesso dal Questore un divieto di dimora nel Comune di Trento, per cui oltre che per spaccio di sostanze stupefacenti veniva anche denunciato per inottemperanza al foglio di via.
La perquisizione del secondo spacciatore (24 anni) portava al rinvenimento della somma di quasi duecento euro, anche queste in banconote di piccolo taglio che venivano sequestrate.
Le operazioni proseguivano e veniva notato un ulteriore scambio fra un altro soggetto ed una coppia. L'uomo acquistava la sostanza, passandola poi alla donna che la nascondeva nel reggiseno. Fermati nei pressi della stazione ferroviaria consegnavano quattro dosi di eroina del peso complessivo di mezzo grammo. Gli acquirenti venivano segnalati per l’adozione dei provvedimenti amministrativi al Commissariato del Governo, quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Al contempo intervenivano i poliziotti del Reparto prevenzione crimine che seguendo le indicazioni telefoniche degli agenti in borghese fermavano lo spacciatore (25 anni), vecchia conoscenza sia degli agenti del Nucleo civico, che da tempo operano in piazza Dante, sia degli investigatori della Mobile. L'anno scorso era stato arrestato in due occasioni - per spaccio dalla Polizia locale e per resistenza dalla Polizia - e risultava avere l'obbligo di firma in Questura.
Essendo un soggetto conosciuto ed essendo noto essere solito nascondere la sostanza stupefacente nei pressi del luogo dove esercita l'attività di spaccio veniva controllata la zona in cui era stato fermato rinvenendo due involucri contenenti hashish del peso di 12 grammi, già frazionato in dieci stecche pronte per la vendita al dettaglio.
Il soggetto veniva condotto presso il Comando della Polizia locale e dalla perquisizione risultava essere in possesso di 230 euro in contanti, che anche in questo caso venivano sequestrati. Veniva denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dal fatto di aver perpetrato il reato mentre era sottoposto all'obbligo di firma.
Oltre che alla repressione dell'attività di spaccio venivano effettuati anche altri controlli che portavano alla contestazione di due violazioni depenalizzate per atti contrari alla pubblica decenza ed all'emanazione di tre ordini di allontanamento.