Scuola in presenza al 100%? Dirigenti trentini perplessi, si va verso la mediazione del 75%
Oggi nuovo confronto in piazza Dante: oltre al mondo dell'istruzione coinvolgerà i vari dipartimenti provinciali interessati, a cominciare da trasporti e salute.
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TRENTO. Si deciderà oggi, a livello provinciale, come riorganizzare gli orari delle scuole superiori, ma è difficile pensare ad un rientro al 100% come indicato dal premier Draghi nel piano di ripartenze graduali che sarà avviato per step dal 26 aprile.
«L'indicazione è più che ben accetta ma rimane il nodo dei trasporti. Oggi siamo al 50% e visto il territorio e gli strumenti messi in campo si potrebbe superare questo ostacolo solo allentando le misure di distanziamento», dice dice l'assessore Bisesti.
Oggi il confronto anche fra i vari dipartimenti provinciali, tra cui trasporti, istruzione, protezione civile e sanità.
Probabilmente verrà adottata una soluzione intermedia, con il rientro in classe del 75% degli studenti, come suggerito anche dai dirigenti scolastici.
Il responsabile della sezione trentina dell’Associazione nazionale presidi Paolo Pendenza conferma: «Ho fatto un rapido giro di consultazioni con i colleghi e per la maggior parte di loro una riapertura al 100% non è opportuna. Abbiamo visto quello che è successo a settembre: dopo un mese e mezzo abbiamo dovuto richiudere e invece vorremo che la scelta che verrà presa in queste ore potesse essere mantenuta fino alla fine dell’anno».
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