TRENTO. Confida anche nel viceministro leghista, Alessandro Morelli, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per "portare a casa" oltre 300 milioni di finanziamenti per alcune opere infrastrutturali.

Opere che la Provincia assicura di essere in grado di realizzare entro il 2026, in coerenza con l'impostazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il Pnrr che il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, illustrerà al Parlamento la prossima settimana, prima dell'invio a Bruxelles. Un'opera in particolare è una sorpresa: l'interramento della ferrovia della Valsugana a Pergine.

L'unica opera che riguarda il Trentino già inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che l'Italia presenterà in Europa entro il 30 aprile per l'utilizzo dei soldi del Recovery Fund, è la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento e il bypass di Rovereto funzionali alla nuova linea ferroviaria del Brennero per l'alta capacità.

In generale, sebbene nelle 319 pagine non si identifichi nessuno dei 32 progetti presentati a suo tempo dalla Provincia di Trento, come ha riconosciuto ieri l'assessore alle attività economiche e ricerca, Achille Spinelli, è vero che potenzialmente molti di questi potrebbero alla fine rientrare nei capitoli previsti dal Pnrr (dagli studentati universitari a un corposo capitolo per potenziare i servizi come asili nido e scuole materne)...

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