Festa della liberazione, Ianeselli: “La pandemia ci ha reso più deboli, resistiamo contro chi soffia sul fuoco”
Il Comune di Trento ha ricordato oggi il 25 aprile con una cerimonia sobria alla presenza delle autorità, deponendo le corone presso le lapidi presenti a palazzo Thun in via Belenzani
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LE FOTO Il ricordo della liberazione
TRENTO. Il Comune di Trento ha ricordato oggi il 25 aprile con una cerimonia sobria alla presenza delle autorità, deponendo le corone presso le lapidi presenti a palazzo Thun in via Belenzani.
Vi hanno preso parte il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il commissario del Governo Sandro Lombardi. Interventi anche di Mario Cossali, presidente Anpi del Trentino e di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.
LE PAROLE DEL SINDACO
“In verità – ha detto Franco Ianeselli – la Liberazione è un processo che non finisce mai e che richiede tuttora il nostro vigile impegno. Tanto più oggi che la pandemia ci ha reso più deboli colpendo la nostra economia e aprendo profonde ferite anche a livello sociale e politico. L'assalto al Campidoglio a Washington dello scorso 6 gennaio ci dimostra che anche una delle prime democrazie dell'epoca moderna può finire sotto attacco quando qualcuno soffia sul fuoco invece di dare risposte al disagio e alla sofferenza”.
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E ancora: “Se c'è una lezione che abbiamo imparato dal fascismo, è che il vuoto lasciato dalla rappresentanza viene riempito da sciamani e apprendisti stregoni. Allora, è bene rammentare che ogni generazione ha la sua resistenza da fare: e lo dico innanzitutto per noi, rappresentanti delle istituzioni, per noi generazione adulta che forse non sempre ha saputo essere all'altezza delle sfide della nostra democrazia, e per i giovani, chiamati a rifare l'Europa, a combattere in difesa dell'ambiente, a reclamare il diritto al futuro”.
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. Dalle macerie della seconda guerra mondiale prende avvio un volontà di rinascita, di cooperazione nella libertà e nella pace a cui fece seguito a pochi anni di distanza la nascita della Comunità Europea.
Il 25 aprile divenne “Festa nazionale della Liberazione” già a partire dal 1946 e fu resa definitiva nel 1949 con la legge presentata da Alcide De Gasperi.
Il 25 aprile 2021 ricorre il 76° anniversario della Liberazione, momento fondante del percorso democratico che ha portato alla nascita della Repubblica italiana e all’approvazione della Costituzione.