I sindacati: adesso anche in Trentino si acceleri per vaccinare i lavoratori under 50
Appello di Cgil, Cisl e Uil che chiedono alla Provincia uno scatto pensando in particolare a tutte le categorie che sono a contatto con il pubblico. "In Alto Adige e in altre regioni si corre, qui i quarantenni restano in attesa"
DIFFERENZE L'Alto Adige marcia spedito, in Trentino attesa per la fascia 40-49 anni
NOVITÀ Prenotazioni dal week-end per esenti ticket dai 16 anni in su
TRENTO. Appello dei sindacati per la vaccinazione covid dei alvoratori under 50 in Trentino.
"L’Alto Adige corre sui vaccini anticovid, il Trentino invece procede a rilento. Da quasi un mese l’immunizzazione è ferma alla fascia dei cinquantenni con la possibile piccola apertura nei prossimi giorni per i soggetti esenti ticket", scrivono Cgil, Cisl e Uil.
In effetti, come noto, da oggi a mezzogiorno, in Alto Adige inizia l'ultima fase della campagna con il via libera alle prenotazioni per tutti i maggiorenni. Questo perché a Bolzano più della metà delle persone tra i 40 e i 49 anni ha già ricevuto la prima dose o si è prenotata. E già 87 mila altoatesini hanno completato l'intero ciclo (in Trentino 67 mila), per un totale di 290.394 somministrazioni (279.546 in Trentino).
In Trentino, invece, i quarantenni rimangono in attesa così come gli "esenti ticket" per i quali è stato annunciato il via alle prenotazioni, ma dai vertici della sanità non sono stati chiariti né giorno e ora del via né l'elenco delle patologie "coperte".
"E nel frattempo - proseguono i sindacati - anche nel resto d’Italia le regioni una dietro l’altra aprano alle prenotazioni per gli under 50, in alcuni casi anche per gli under 30 come la Lombardia".
Una situazione, sottolineano i sidnacati, che genere attesa e incertezza in un’ampia fascia di lavoratori e lavoratrici.
“Sicuramente il Trentino ha fatto la scelta giusta di dare priorità massima alle persone anziane e fragili e il calo di mortalità ha dato ragione a questa strategia – ammettono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Adesso, però, è ora di accelerare con l’immunizzazione delle altre fasce d’età portando al massimo l’efficienza dei punti vaccinali sul territorio e soprattutto pretendendo più dosi da Roma se quelle arrivate fino ad adesso non sono proporzionalmente sufficienti per la nostra popolazione. Non basta aprire nuovi drive trough, bisogna farli funzionare nel miglior modo possibile”.
E in merito alla nuova struttura di San Vincenzo Cgil Cisl Uil auspicano che l’area esterna, peraltro non alberata, sia resa idonea in vista dell’innalzamento delle temperature delle prossime settimane.
Per i sindacati in questa fase, alla vigilia dell’avvio della stagione turistica, la priorità deve essere quella di immunizzare nel più breve tempo possibile il maggiori numero di lavoratori e lavoratrici under 50.
“Ci sono categorie che lavorano a stretto contatto con il pubblico, dunque sono a rischio, che aspettano di potersi vaccinare da sei mesi. Ribadiamo come sia stato giusto far passare prima i più fragili, ma adesso è tempo di aprire a nuove fasce d’età. Auspichiamo che nel giro di qualche giorno arrivino risposte chiare”, concludono i tre segretari.