Per gli alpini vittime del covid ci sarà un commiato collettivo
Il presidente Paolo Frizzi: "Speriamo di poter organizzare questo atteso evento entro la fine di settembre alla Campana dei caduti di Rovereto. Rispetto a un anno normale abbiamo avuto un terzo di decessi in più fra gli iscritti"
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TRENTO. «La pandemia, con il suo strascico di dolore e di restrizioni, ha lasciato ancora molti lutti in sospeso, non elaborati».
L'ultracentenaria sezione Ana di Trento, una delle più numerose d'Italia con i suoi 23.000 iscritti, in assemblea domenica ha preso un impegno: una cerimonia partecipata alla Campana dei caduti di Rovereto, simbolo universale di pace, con l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi, per salutare chi, tra le penne nere, è «andato avanti» negli ultimi mesi senza poter essere accompagnato dalla grande famiglia degli alpini.
L'annuncio è di Paolo Frizzi, presidente sezionale.
L'intenzione è di riuscire a realizzare questo evento di commiato collettivo e di elaborazione di un lutto pesante per tutti entro la fine del prossimo settembre.
Gli alpini trentini nel corso dell'ultimo anno hanno perso circa 540 iscritti. Di questi, 345 sono passati a miglior vita.
Per varie cause, naturalmente: non solo per il Coronavirus.
«Difficile dire - riflette il presidente Frizzi - quanti di loro ci hanno lasciato per le conseguenze dirette del Covid, ma calcoliamo di aver avuto, tra i nostri iscritti, un terzo di decessi in più rispetto a un anno non pandemico».
Non solo simbolica, ma umanamente e storicamente pesante la perdita di ben 15 reduci della seconda guerra mondiale. Lino Gobbi, ad esempio, alpino arcense sopravvissuto alla campagna di Russia, se ne è andato alla vigilia del secolo di vita e a lui è stata dedicata una vetrina dell'esposizione dedicata alla storia degli alpini in Torre Vanga.
«L'azzeramento di questa memoria - constata sconsolato Frizzi - è prossimo. Avremo ancora una decina di reduci viventi, ora».
Nelle prossime settimane, entro luglio, si spera di aprire al pubblico il Museo nazionale degli alpini sul Doss Trento, inaugurato a ottobre 2019 come struttura, completato ora negli allestimenti e con molta multimedialità. Il primo luglio è previsto un vertice per elaborare un cronoprogramma.
A settembre potrebbe arrivare a Trento il ministro della Difesa Lorenzo Guerini per l'inaugurazione, alla quale si inviteranno le scuole.
All'assemblea di domenica, in presenza nella sede di vicolo Benassuti, i vertici sezionali, il presidente nazionale Sebastiano Favero, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, mentre erano videocollegati i delegati dalle 19 zone in cui è articolata l'Ana trentina, in rappresentanza dei 261 gruppi sparsi sul territorio. Il presidente Frizzi e il sindaco Ianeselli, a nome dei colleghi primi cittadini del territorio, hanno voluto ringraziare gli oltre mille alpini che in 15 mesi di emergenza sanitaria si sono impegnati nei servizi di volontariato a sostegno delle comunità.
Consegna spese e farmaci a domicilio durante il confinamento più restrittivo, consegna tablet scolastici agli alunni in didattica a distanza, sorveglianza presso i parchi e i mercati per il rispetto delle distanze e delle misure di sicurezza, vigilanza ai pre-triage ospedalieri, nei punti tampone e nei centri vaccinali.
«Da marzo 2020 - ha sottolineato Frizzi - l'Ana si è praticamente sdoppiata. Se l'associazione ludico-istituzionale è stata rallentata, a volte proprio fermata dal Covid, il ramo operativo è andato coi motori a mille per stare vicino alle persone, in pieno spirito solidale alpino».
Piccolo neo che non è passato inosservato nel corso dell'assemblea Ana 2021, l'assenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti o di un suo delegato di giunta o consiliare.
Intanto gli Alpini si consolano con il ritorno di alcuni sentiti pellegrinaggi alpini in presenza: si comincia domenica prossima con il pellegrinaggio al Contrin, il rifugio di Fassa dove nel 1926 si tenne un'adunata nazionale che però l'ufficialità non riconosce come tale.
Sarà il 36° pellegrinaggio solenne al Contrin. Domenica 25 luglio torna il pellegrinaggio in Adamello. È il numero 57. Lo organizza la Val Camonica. Una colonna storica attraverserà il ghiacciaio. Poi occhi a maggio 2022. Si punta all'adunata nazionale di Rimini, rinviata già due volte a causa del Covid. Si spera nei vaccini e nella convivenza pacifica con il virus per tornare ad abbracciarsi tra sezioni di tutta Italia.