I Verdi: "Il nuovo sistema di pedaggi aumenterà il traffico di tir nel corridoio del Brennero"
Secondo il partito sono necessarie correzioni all'accordo, per evitare una "valanga di traffico pesante sfrenato sull'Autobrennero attraverso Trento, Bolzano e il valico di frontiera"
BOLZANO. Allarme ripresa e aumento del traffico pesante sull'Autobrennero attraverso Trento, Bolzano e il valico di frontiera. Lo lanciano i verdi, che criticano il regime proposto per la nuova forma di pedaggio, la Eurovignette.
"La proposta per la nuova Eurovignette minaccia di provocare una valanga di traffico di transito sull'asse del Brennero: l'Alto Adige faccia sentire la sua voce", ammoniscono i Verdi.
Dopo il calo del 2020, il transito dei camion attraverso il Brennero sta battendo di nuovo tutti i record. "La marea di camion con lunghe code quotidiane non è solo il risultato del rilancio economico, ma del pedaggio notoriamente economico e del privilegio che hanno i diesel lungo l'asse del Brennero. Ora il progetto di una nuova Eurovignette (direttiva sul trasporto merci su strada), che è attualmente all'esame del Parlamento europeo, minaccia di rompere tutti gli argini", così i Verdi.
"La commissione trasporti del Parlamento europeo si occuperà del nuovo regolamento già il 12 luglio. Per quanto riguarda il contenuto, a Stati come l'Italia e la Germania sarà concesso un diritto di veto contro gli aumenti dei pedaggi di transito. E in futuro i camion a basse emissioni beneficeranno di una riduzione del pedaggio del 75%.
Quindi se, come è prevedibile, gran parte delle flotte di Tir si convertiranno alle batterie o all'idrogeno entro il 2030, i trasportatori gongoleranno all'idea di una riduzione dei pedaggi fino a un quarto delle tariffe precedenti.
Sull'asse del Brennero transiterebbero allora camion con minori emissioni, ma sarebbe comunque una valanga di transito sfrenato che graverebbe sulle valli dell'Inn, dell'Isarco e dell'Adige, mentre altre tratte a ovest e a est verrebbero alleggerite. Inoltre, la tariffa più economica metterebbe in discussione l'uso del Tunnel di base del Brennero (Bbt), che sarà completato nel 2030, 2032 o 203...
Dopo tutto, chi è che farebbe uso della ferrovia e di un tunnel costoso quando c'è a disposizione un percorso aperto più economico", si chiedono i Verdi. Nella seduta di ieri, il parlamento tirolese di Innsbruck ha presentato una protesta ferma e trasversale contro questo nuovo regolamento.
La giunta altoatesina farebbe bene a seguire la linea tirolese e a sollecitare l'europarlamentare dell'Alto Adige affinché intervenga con forza la prossima settimana contro un colpo di mano in Commissione trasporti dell'UE. La posta in gioco è la qualità della vita sull'asse del Brennero.
Diversa l'opinione del'europarlamentare Svp Herbert Dorfmann, eletto con voti raccolti in Alto Adige ma anche in Trentino e nel Bellunese. "Con le nuove norme sul telepedaggio autostradale europeo, è passato il principio di "chi inquina paga", spiegava due mesi fa, esprimendo piena soddisfazione per l'approvazione in Commissione trasporti del Parlamento europeo delle norme sul telepedaggio.
Secondo la relazione approvata, che prevede una revisione della direttiva 'Eurovignette' del 1999, gli Stati membri dovranno trasferire i costi esterni, come il rumore o danni ambientali, sul prezzo del pedaggio e sugli oneri infrastrutturali.
Nelle zone di montagna ecologicamente sensibili le maggiorazioni potranno essere quadruplicate.
"Questa direttiva è funzionale all'introduzione di un pedaggio specifico lungo la tratta che interessa il corridoio del Brennero", ha dichiarato Dorfmann.
"Solo in questo modo si può contrastare in maniera efficiente la deviazione da altre rotte del traffico sulla tratta del Brennero.
Dobbiamo introdurre misure forti, per evitare che migliaia di tir ogni giorno scelgano di passare dal Brennero, solo perché questo è più conveniente della linea del San Gottardo".
Per gli Stati membri, l'introduzione di questa eurovignetta non sarà più soltanto un'opzione - che l'Italia peraltro non ha mai utilizzato, precisa la nota - ma sarà un obbligo. Inoltre, la commissione trasporti del Parlamento si è espressa affinché gli introiti legati agli oneri infrastrutturali e alle maggiorazioni relative ai costi ambientali siano riutilizzati per prevenire i danni all'ambiente e all'uomo e per finanziare nuovi progetti infrastrutturali alternativi.
"È ora di pensare a misure efficienti di compensazione ambientale per i cittadini che vivono lungo l'autostrada. L'Autostrada del Brennero è infatti un'impresa che raccoglie notevoli profitti, di cui però i residenti vedono solo sporcizia e rumore", ha concluso Dorfmann.