Nuovo ospedale di Trento, la Pizzarotti ci riprova: ricorso in Cassazione
Battaglia legale sul maxi appalto da 1,7 miliardi. Lo scorso ottobre il Tar di Trento accoglieva il ricorso di Pizzarotti annullando l'affidamento alla Guerrato, ma ad aprile il consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza
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TRENTO. La battaglia per il Not, il Nuovo ospedale trentino, non è finita. La Pizzarotti di Parma, uscita sconfitta dall'ultima sentenza del Consiglio di Stato che aveva dato ragione alla Guerrato di Rovigo, ha presentato ricorso in Cassazione.
Non si tratta di un ricorso su questioni di merito ma di giurisdizione, perché solo su questo può esprimersi la Suprema corte.
Ma gli agguerriti legali dell'azienda emiliana, colosso delle costruzioni da 3.000 addetti e 1,3 miliardi di euro di ricavi, guidati dall'avvocato Marco Tarantino, ci provano.
Chiedono che la sentenza del Consiglio di Stato venga annullata e l'opera venga aggiudicata alla cordata tra Pizzarotti e la trentina Cristoforetti perché sull'esito della gara non doveva esprimersi la giustizia amministrativa ma il giudice civile. Una questione in punta di diritto. Per un appalto da 1,7 miliardi di euro tra costruzione e servizi si fa questo e altro.
Dopo dieci anni di appalti avviati e annullati, a dicembre 2019 la gara per la gestione del Nuovo ospedale del Trentino, da realizzare in via Desert a Trento sud, viene vinta dalla Guerrato. Il 5 agosto 2020 la Provincia conferma la Guerrato come soggetto promotore del progetto. Il Not va infatti realizzato in project financing, con la costruzione e la gestione per 25 anni.
L'opera vale in tutto 1,7 miliardi, di cui 1,6 sono pubblici e il resto è la quota che mette la stessa azienda promotrice.
Lo scorso ottobre il Tar di Trento accoglie il ricorso di Pizzarotti e annulla l'affidamento alla Guerrato. Ad aprile, invece, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza di primo grado e riaffida l'appalto all'azienda di Rovigo.
A questo punto la Provincia ritiene di poter avviare la procedura per la realizzazione dell'opera, in quanto il pronunciamento del massimo organo della giustizia amministrativa sembrava mettere la parola fine al contenzioso legale. Così invece non è.«Il ricorso della Pizzarotti è ti tipo giurisdizionale e molto tecnico» conferma Raffaele De Col, dirigente provinciale e commissario per la realizzazione del Not. «Per noi però l'iter va avanti».
Dal punto di vista del merito, sostiene Piazza Dante, il contenzioso è terminato con le ultime decisioni della giustizia amministrativa.
Ma quali sono le prossime tappe vero i cantieri? «Sta terminando il procedimento sulla valutazione di impatto ambientale del progetto preliminare della Guerrato» spiega De Col. La procedura dovrebbe concludersi entro il 27 luglio. «Poi si comincerà la conferenza dei servizi per arrivare al progetto preliminare con contenuto condiviso dall'amministrazione».
Prima del cantiere vero e proprio serviranno ancora almeno nove mesi.
Oltre all'incognita del pronunciamento della Cassazione, però, ci sono altre questioni non risolte sul progetto vincitore.
Il consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda Civica) ha presentato un'interrogazione sulle discrepanze che ci sarebbero tra progetto Guerrato e prescrizioni del disciplinare di gara. Il progetto, in sostanza, risulterebbe molto più piccolo di quanto richiesto dalla Provincia. Gli atti di questa interrogazione sono secretati. De Col tuttavia ammette che arrivare ad un progetto condiviso con l'amministrazione vuol dire che «il progetto attuale può cambiare».