Il questore di Trento va in pensione: “Entro fine mese arriveranno una decina di nuovi agenti”
Cracovia dal vicepresidente del Consiglio regionale: “Quando mi devo occupare di un cassonetto andato a fuoco, mentre ci sono dei miei colleghi in altre parti d'Italia che devono avere a che fare con omicidi tutti i giorni, è sintomo di una comunità compatta che non tollera la criminalità”
TRENTO. "Entro la fine del mese avremo a Trento una decina di nuovi agenti in più". Lo ha confermato il questore Claudio Cracovia nel suo saluto di commiato nel palazzo della Regione con il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher.
"Abbiamo alcuni poliziotti che andranno in pensione o termineranno il servizio in Trentino nel breve periodo - ha detto Cracovia - ma dall'altra parte arriverà un numero tale di agenti da averne circa una decina in più a disposizione".
Il questore uscente ha ammesso che per le strade potremmo avere più uomini e donne a disposizione se la parte amministrativa fosse data in mano agli enti locali e la polizia si occupasse solo di sicurezza. "Un esempio è quello del rilascio dei passaporti, i comuni si occupano già della consegna delle carte d'identità", ha ipotizzato Cracovia. E tra i poliziotti che andranno in pensione c'è anche lo stesso questore, dopo un anno e mezzo di servizio a Trento.
"Ho chiuso i miei 40 anni di servizio in una bellissima realtà - ha detto Cracovia a Paccher - dove la popolazione ha un altissimo senso morale, civico e spirito di collaborazione. Quando mi devo occupare di un cassonetto andato a fuoco, mentre ci sono dei miei colleghi in altre parti d'Italia che devono avere a che fare con omicidi tutti i giorni, è sintomo di una comunità compatta che lavora per il bene comune, non tollera la criminalità e l'inciviltà". Cracovia in chiusura ha ringraziato Paccher per il senso di vicinanza e disponibilità e ha confidato che tornerà presto in Trentino da turista "perché ci sono tantissimi bei posti che ancora non sono riuscito a visitare".