Green pass, gli albergatori trentini in allarme: “L’estensione sta creando confusione, iniziano ad arrivare disdette”
Il presidente dell'Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della provincia di Trento Giovanni Battaiola perplesso sulle nuove misure: regole da rivedere
BOLZANO. "Federalberghi ha rilevato che il movimento turistico degli italiani sta riprendendo quota e questo è dovuto anche alla campagna vaccinale messa in atto che sembra dare fiducia e ridurre la paura. Le recenti norme del green pass stanno però generando confusione soprattutto perché a stagione in corso e a prenotazioni già effettuate si introducono restrizioni che prevedono anche per gli alloggiati nelle strutture ricettive il controllo del certificato verde in caso di accesso al ristorante interno all'albergo". Lo afferma il presidente dell'Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento Giovanni Battaiola.
"Anche in Trentino molte aziende nostre associate segnalano disdette di prenotazioni in quanto non è poco frequente che in una famiglia ci siano persone vaccinate e altre, in particolare i minori sopra i dodici anni, che non lo sono. Questo è spesso motivo di impedimento a confermare la prenotazione e la presenza nella struttura scelta per la vacanza", prosegue.
"Avevamo come Asat paventato nelle scorse settimane la problematicità di un cambio di regole in corso di stagione, e le nostre previsioni sono confermate. Anche su nostra sollecitazione, Federalberghi ha sollevato presso le competenti sedi a livello nazionale un intervento che chiarisca la questione e soprattutto modifichi la norma attuale che appare confusa e contradditoria tenuto conto che in albergo si accede senza green pass, mentre appunto sarebbe obbligatorio per la fruizione del ristorante interno".
E ancora: “Va detto che peraltro continuano ad essere applicate all'interno delle strutture le norme e i protocolli nazionali e provinciali di sanificazione e distanziamento. Di questi temi ci siamo già fatti carico anche presso le autorità provinciali, affinché esercitino la necessaria ed utile azione presso il governo nazionale e adottino di concerto con la nostra associazione e le altre associazioni di categoria consorelle tutti i provvedimenti per superare questa situazione di confusione. Naturalmente rimane alta la nostra attenzione e la nostra disponibilità a collaborare per diffondere la cultura della necessità di misure di cautela e protezione della salute dei nostri ospiti e di noi stessi", conclude.