Inizia il conto contro il tempo per lo show di Vasco: pronto un milione e mezzo per sistemare San Vincenzo
Il manager del Blasco: “Siamo entusiasti, sarà un qualcosa di potente ed emozionante”. Sessantamila biglietti a chi vive in Trentino, Alto Adige e Tirolo. Se rimarranno invenduti li acquisterà la Provincia
CONTRATTO I biglietti invenduti li compra la Pat, poi gli intitoliamo una via
AFFARE Fugatti presenta l'evento e le ricadute
BIGLIETTI Da settembre la prevendita, con "quota Euregio"
CRITICHE Le frecciate del sindaco Ianeselli
TRENTO. Siamo entusiasti e prepareremo uno show potente ed emozionante». Così Floriano Fini, storico manager e amico di Vasco Rossi. Mercoledì era a Trento, in Provincia, per ufficializzare l'evento, insieme ai vertici della Provincia. E sono emersi due aspetti: l'eccitazione per il concerto e la consapevolezza che il lavoro da fare sarà tantissimo. La giunta provinciale ha anche pubblicato la delibera nella quale approva la convenzione con le due società (Big Bang srl e Giamaica srl) che si occuperanno dell'organizzazione del concerto.
Nel contratto emergono anche gli obblighi della Provincia, che dovrà fornire allo sfaff di Vasco un'area perfetta, dovrà occuparsi delle sicurezza e delle vigilanza, dovrà promuovere il concerto, dovrà allestire i servizi. «Sarà necessario un grande lavoro logistico e organizzativo - prosegue Fini - ma abbiamo fiducia che tutto questo verrà fatto con estrema professionalità. Ne va del comfort dei nostri fan».
Anche se si parla del concerto del 20 maggio 2022, in realtà gli eventi sono due: il 19 maggio, infatti, si terrà il cosiddetto "soundcheck" o "data zero", uno spettacolo vero e proprio, ma riservato "solamente" a un massimo di 18 mila persone iscritte al fan club di Vasco (sono 60 mila in tutta Italia gli "sfegatati" del cantante). L'arrivo in Trentino della crew - tecnici di luci, suono, strumenti, operai, manager - è previsto a inizio maggio, mentre il Blasco e i musicisti arriveranno quattro o cinque giorni prima della data zero.
Il presidente Fugatti ha svelato qualche retroscena sulla lunga trattativa. «L'idea è partita da Fausto Bonfanti e Ettore Carretta: inizialmente avevamo pensato all'area Casotte di Mori, poi scartata a seguito di un sopralluogo con il Commissario del governo per ragioni di sicurezza e sostenibilità. Invece San Vincenzo era perfetta. Volevamo questo evento per promuovere il nostro territorio: portare 120 mila persone rappresenta un veicolo importante per l'immagine del Trentino. Ci saranno, di fatto, due concerti, ma anche una mostra e un contest per le band locali. E poi vogliamo tenere circa metà dei biglietti per i residenti in Trentino, Alto Adige e Tirolo. L'Arena che realizzeremo può diventare un punto di riferimento per la musica».
Capitolo logistica. Fugatti ha pronto 1 milione e mezzo di euro per sistemare l'area San Vincenzo. Proprio questa sarà la vera sfida, la vera corsa contro il tempo. Per ora non sono previste nuove strade d'accesso, ma è evidente che una sola entrata (o a sud o a nord, a seconda di dove verrà allestito il mega palco) non è sufficiente, se non altro per motivi di sicurezza. E se da un lato c'è la montagna, l'unica possibilità sembrerebbe essere il lato ovest, quello della tangenziale e dell'aeroporto per intendersi. Parentesi: il presidente ha detto che non ci sarà nessun problema per l'elisoccorso che potrà continuare regolarmente a lavorare anche durante il concerto. Un altro tema "scottante" sono i parcheggi.
L'area destinata al Not, in via al Desert, sembrerebbe essere l'unica relativamente vicina. Ma anche in zona concerto dovranno essercene molti. Nel contratto, infatti, si legge che la Provincia dovrà riservare all'artista, alla band e agli accompagnatori spazi per 100 auto e 2 pullman. Allo staff per 100 auto e 30 bilici, a vip, sponsor, fan club, lavoratori, 20.000 posti per auto e 10 per pullman. Infine per chi lavora negli stand riservati a merchandising, cibo e bibite, altri 30 posti per auto e 20 per bilici. Infine, tornando alla "precedenza Euregio", dopo la prevendita dedicata agli iscritti al fan club (l'8 settembre prossimo), la Provincia ha chiesto una "corsia preferenziale" per 10 mila biglietti Pit 1 (i migliori), 15 mila Pit 2 (i medi) e 35 mila Pit 3 (i più economici e quindi più distanti dal palco) da riservare ai residenti in Trentino, Alto Adige e Tirolo.
E se, di questi, ne dovessero avanzare? Li comprerà direttamente la Provincia tramite Trentino Marketing. Insomma, niente male per gli organizzatori, che già a fine luglio sanno di aver già venduto 60 mila biglietti. A quali aggiungerne circa 20 mila quasi sicuri grazie al fan club. Ultima nota sui costi: 75, 60 e 45 euro a seconda della vicinanza dal palco, più diritti di prevendita (15%) e commissioni (6%). Gratis i bambini sotto i 3 anni.