Ristori ai lavoratori stagionali del turismo e degli impianti a fune: domande prorogate al 15 ottobre
Da 1.500 a 800 euro una tantum, a seconda del periodo di fermo a causa del lockdown: altri giorni per inoltrare il modulo, che va fatto solo in forma telemnatica (serve lo SPID)
LA PROTESTA Maestri di sci arrabbiati
TRENTO. Anche coloro che hanno svolto un lavoro stagionale con contratto di apprendistato in possesso di tutti gli altri requisiti previsti dall'intervento, potranno presentare domanda di indennità.
Si tratta di un sostegno economico “una tantum” a favore dei lavoratori appartenenti ai settori maggiormente colpiti dal punto di vista economico dalla pandemia, che prestano la propria attività nel settore del turismo, impianti a fune e stabilimenti termali in tutto il territorio provinciale nonché lavoratori del commercio al dettaglio (limitatamente a specifiche località turistiche).
I lavoratori richiedenti devono essere in possesso di specifici requisiti tra i quali la residenza in provincia di Trento al 18 maggio 2021, data di entrata in vigore della L.P. n. 7/2021. L’ammontare dell’indennità è pari a:
- 1.500 euro una tantum se nel periodo 1 novembre 2020-30 aprile 2021 non si è maturata alcuna giornata di lavoro
- 1.000 euro una tantum se nel periodo 1 novembre 2020-30 aprile 2021 si è stati occupati con uno o più contratti di lavoro della durata complessiva non superiore a 30 giornate;
- 800 euro una tantum se nel periodo 1 novembre 2020-30 aprile 2021 si è stati occupati con uno o più contratti di lavoro della durata complessiva ricompresa tra 31 e 90 giorni.
Inoltre, per beneficiare dell’indennità provinciale, ci si deve impegnare ad accettare, in sede di domanda, ogni controllo da parte della Provincia.
La domanda deve essere inoltrata mediante la piattaforma informatica dedicata entro le ore 12.00 del 15 ottobre tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).