Striscioni degli «studenti trentino no-green pass» ai cancelli delle facoltà, in stile ultradestra (mittente: zio Tobia)
Manifestazione notturna e rivendicazione via e-mail: contro l’obbligo di certificazione verde per accedere alle lezioni dell’Ateneo in presenza
TRENTO. Un’azione ccordinata, in tante città italiane (da Padova a Genova a Roma e Milano), ed anche a Trento: sono comparsi nella notte sui cancelli delle facoltà universitarie, a firma «studenti no-green pass». Ma evidentemente c’è una regia nazionale ben organizzata dietro a questi «studenti trentini» che hanno scelto per fare buon comunicato stampa il nome «Zio Tobia» (che scrive da un IP di Lurate Caccivio, in Lombardia). Con striscioni in stile ultradestra.
Scrive dunque Zio Tobia: «Nella notte sono apparsi in tutte le principali università del capoluogo degli striscioni recanti la scritta "l'Università è di tutti. No green pass!" per ribadire che l'obbligatorietà della certificazione verde è una misura discriminatoria verso un gran numero di studenti che non possiedono il certificato.
"Siamo un gruppo di studenti trentini contro il green pass - scrive Zio Tobia a nome degli “Studenti trentini” - che si oppone all'obbligo della certificazione verde per accedere ai locali universitari. Nei giorni scorsi ci è stata recapitata la lettera del rettore dell'Università di Trento nella quale lo stesso afferma che chi non è stato vaccinato viene di fatto escluso dagli studi, nonostante una generica rassicurazione per i non vaccinati di poter usufruire di altri fantomatici supporti didattici."
"Questo - continua la mail - è il primo intervento di molti, non abbiamo nessuna intenzione di accettare questa misura inutile e discriminatoria. Le alternative - spiega Zio Tobia - esistono e si possono mettere in atto fin da subit».