Covid / L’accusa

Case di riposo: operatori non vaccinati rimandati a casa, Fenalt sul piede di guerra

Roberto Moser, vice segretario del sindacato di maggioranza: “Perché di sabato, con la direzione assente? In una casa di riposo non è stato accolto neppure chi il vaccino lo aveva fatto”

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TRENTO. Sabato 4 settembre il personale delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (Apsp), non vaccinato, si è presentato al lavoro, ma in molte case di riposo è stato rimandato a casa a causa delle sospensioni per mancata vaccinazione. Lo fa presente Fenalt. 

“Ci chiediamo perché questo è successo senza preavviso, visto che altrove è stato chiaramente indicato il giorno preciso da cui decorre la sospensione – osserva Roberto Moser, vice segretario Fenalt, sindacato di maggioranza in Apsp –. Perché di sabato? Visto che la direzione il sabato è assente e quindi non è possibile ricevere indicazioni o spiegazioni”.

E prosegue: “Il colmo è rappresentato dal fatto che in una casa di riposo non è stato accolto neppure chi il vaccino lo aveva fatto. La cosa che più stupisce è l'ennesima confusione che coinvolge anche il personale vaccinato. I giorni di assenza in questo caso come saranno computati? Come Fenalt non accettiamo imposizione di ferie su errori commessi dall’amministrazione e ci chiediamo anche su chi ricadrà la responsabilità dei disagi arrecati da una tale impreparazione”.

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