Festival dell’Economia, la rivolta di 350 professori universitari: «Fateci vedere i criteri di valutazione della decisione»
Il mondo accademico contro la giunta Fugatti, che però incassa il plauso di Claudio Cia: lo «scoiattolino» va verso Torino che vuole realizzare la kermesse
TRENTO. La comunità accademica universitaria trentina si ribella alla decisione della Provincia di mettere alla porta lo Scoiattolino e gli ideatori e storici promotori del Festival dell'Economia, cioè il gruppo editoriale Laterza, e affidarne l'organizzazione al Gruppo Sole 24 Ore.
Ha raccolto in poche ore oltre 350 firme la lettera aperta che verrà inviata al presidente della giunta provinciale, Maurizio Fugatti, in cui i docenti pongono domande sui criteri e le procedure che hanno portato a questa scelta e avanzano seri dubbi sul fatto che possa risultare scientificamente all'altezza e offrire garanzie di pluralismo.
Dal punto di vista formale, ricordando come il comitato organizzatore nei primi 16 anni di vita della manifestazione sia sempre stato un soggetto a tre, composto da Provincia, Università di Trento e Comune, i firmatari si chiedono come può essere che uno dei tre soggetti prenda autonomamente l'iniziativa decidendo di individuare il promotore per le prossime edizioni. «Questo atto, di per sé, manifesta una rottura con gli altri partner e con l'iniziativa in corso e non si può configurare che come l'avvio di una nuova iniziativa, in concorrenza con la precedente, dalla quale gli altri due soggetti sono esclusi» si legge nella lettera. Che prosegue: «La rottura che così si celebra tra i partner dell'iniziativa, avviene poi in modo surrettizio, non attraverso una discussione tra le istituzioni, ma attraverso un atto che intende stabilire uno stato di fatto».
Dal punto di vista sostanziale poi i sottoscrittori chiedono a Fugatti che pubblicità abbia avuto l'avviso di selezione, quali criteri siano stati adottati per selezionare i candidati e in particolare come sia stato valutato il profilo scientifico delle proposte. Ha colpito in particolare il fatto che la commissione per la valutazione dei grandi eventi, incaricata dalla Provincia di valutare le due proposte, quella del Sole 24 Ore e quella del gruppo Laterza, abbia dato un giudizio molto favorevole a quest'ultimo, che indicava la strada della continuità visto il successo delle edizioni passate, attribuendogli 89 punti, più degli 84 del concorrente poi scelto dalla giunta provinciale.
Da qui la richiesta di spiegazioni sui criteri che abbiano spinto a ribaltare la classifica. «Teniamo a sottolineare - aggiunge la lettera al governatore - come il soggetto designato dalla giunta sia la società editoriale di Confindustria: un soggetto che dà certamente meno garanzie di pluralità di un editore indipendente».Il ruolo dell'Università - lamentano i docenti sottoscrittori - è stato disconosciuto. E concludono: «Come docenti e cittadini che hanno vissuto per 16 anni le giornate del Festival come un'occasione unica di informazione e di dibattito e che hanno apprezzato la visibilità che il Festival ha dato alla città e le istituzioni culturali della Provincia, chiediamo che, nel merito, si dia conto dei criteri di valutazione e di scelta del partner e di come le scelte compiute possano garantire livelli culturali, pluralità di opinioni e in definitiva il successo raggiunto sinora dal Festival».
Un commento favorevole alla scelta di affidarsi al Gruppo Sole 24 Ore arriva invece dal professor Dario Peirone, direttore generale dell'Istituto Milton Friedmann Institute, organizzazione che si occupa della divulgazione delle tesi liberiste in economia nel cui comitato direttivo figura anche il presidente di Patrimonio del Trentino, Andrea Maria Villotti: «La notizia della partnership tra il principale quotidiano economico nazionale, il Sole 24 Ore, e il Festival dell'Economia di Trento, rappresenta un rinnovamento di grande potenzialità. La presenza di una partnership così rappresentativa non può che essere garanzia di ulteriore crescita e successo».
Un plauso alla scelta di Fugatti e della giunta arriva anche da Claudio Cia, di FdI: «Io credo - afferma - che a volte il rinnovamento possa aprire le porte a nuove idee e opportunità. Se l'organizzazione verrà affidata al Sole non si tratterà certamente di un salto nel vuoto, ma di un passaggio di consegne al più autorevole quotidiano economico del nostro Paese».Tra le città che si mobilitano per raccogliere il testimone da Trento nell'organizzazione del Festival targato Laterza-Boeri, Torino fa un passa avanti per iniziativa del suo quotidiano, La Stampa, che lancia una raccolta firme tra cittadini, comunità scientifica, parti sociali e imprese per candidare la città della Mole. E prende l'iniziativa anche un'altra città piemontese, Verbania, dove la sindaca Silvia Marchionini ha scritto a Tito Boeri dando la sua disponibilità ad ospitare la manifestazione.