Venezia / Il blitz

Commercializzano pesce scaduto o non in regola. Sequestri degli uomini della Capitaneria di porto di Venezia in Trentino

Insieme al personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trento “è stato sottoposto a vincolo sanitario con divieto di commercio il quantitativo di 600 kg circa di prodotto ittico vario

TRENTO. Blitz della Capitaneria di porto di Venezia negli scorsi giorni a Trento. Alcuni suoi uomini, come riporta il Gazzettino, sono venuti in Trentino per fare dei controlli e hanno riscontrato molteplici violazioni alle norme vigenti in materia di etichettatura e tracciabilità di prodotti ittici, oltre che in materia igienico sanitaria, in particolare con riguardo alle scadenze e il termine minimo di conservazione dei prodotti conservati.


Presso una ditta presso una ditta autorizzata alla commercializzazione all’ingrosso dei prodotti ittici, sono stati sequestrate partite allo stato congelato delle specie: cozze, totani, aragoste, astici, orate, branzini, ricciole, persico per un totale complessivo di 50 kg. Il prodotto risultava sprovvisto delle informazioni minime di tracciabilità obbligatorie in ogni fase della commercializzazione.

Insieme al personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trento “è stato sottoposto a vincolo sanitario con divieto di commercio il quantitativo di 600 kg circa di prodotto ittico vario, tra cui tonno pinna gialla, scampi, seppie, salmone e merluzzo nordico, riportante date di scadenza e termine minimo di conservazione superati”.

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