Mancano i medici di base, via libera all’impiego di studenti e specializzandi (ma solo in via volontaria)
La giunta provinciale ha varato l’Accordo raggiunto con i dottori per la copertura del servizio: un altro Accordo era stato firmato a marzo, ma la situazione non è cambiata di molto
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TRENTO. La Provincia ci informa che è stato «approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute, Stefania Segnana, il nuovo Accordo provinciale dei medici di medicina generale che era stato sottoscritto lo scorso 28 ottobre 2021 con i sindacati di categoria.
Obiettivo del nuovo protocollo è quello di affrontare la carenza di medici di continuità assistenziale con una serie di misure.
Nell'Accordo oggi approvato si prevede la possibilità che i medici di assistenza primaria possano svolgere occasionalmente e volontariamente turni di continuità assistenziale e che i medici della Scuola di medicina generale nonché i medici specializzandi possano accedere ad alcuni benefici economici per la copertura dei turni di continuità assistenziale, dai quali prima erano esclusi.
L'Accordo prevede inoltre un riconoscimento aggiuntivo ai medici di continuità assistenziale disponibili a lavorare presso il Carcere di Spini di Gardolo, un altro settore dove si riscontrano importanti carenze.
"Già a marzo 2020 avevamo siglato un Accordo che aveva introdotto alcune azioni straordinarie per fronteggiare questa situazione che colpisce sia l'assistenza primaria che la continuità assistenziale - spiega l'assessore Segnana -. In questo nuovo testo abbiamo condiviso con i Sindacati della medicina generale, che ringrazio, alcuni interventi per agevolare e incentivare i medici all'assunzione degli incarichi di continuità assistenziale e alla copertura, anche occasionale, dei turni. L'orizzonte al quale stiamo lavorando insieme ai Sindacati - conclude Segnana - è poi quello di un ulteriore accordo che incentivi le forme associative fra i professionisti, anche con investimenti rivolti al personale amministrativo e infermieristico di supporto ai medici".
Evidentemente l’accordo di marzo non è bastato, visto che la situazione è sempre critica con gravi carenze. Ed anche le associazioni di medici (le cosiddette Aft), non sono mai partite, e le uniche due che erano entrate in funzione (Pinzolo e Trento Sud) hanno cessato l’attività.