La vicenda del reparto di ginecologia e l'indagine sulle condizioni di lavoro: l'Apss ha licenziato l'ex primario Saverio Tateo
Accolto dall'Azienda sanitaria il parere espresso dal Comitato dei garanti, che aveva tratto le proprie conclusioni dopo aver valutato quanto emerso nell'indagine interna avviata in seguito alla scomparsa della giovane ginecologa Sara Pedri
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TRENTO. L'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento ha licenziato l'ex direttore dell'Unità operativa di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo.
Il provvedimento - informa Tgr Rai Trento - segue il parere positivo espresso dal Comitato dei garanti, che, in ragione di quanto emerso dall'interna istituita dopo la scomparsa della ginecologa Sara Pedri, da cui erano emersi "elementi di criticità oggettiva" nella gestione dell'unità operativa. I legali del medico hanno annunciato ricorso al Giudice del lavoro.
Il licenziamento di Tateo, indagato dalla Procura di Trento per presunti maltrattamenti assieme alla vicedirettrice Liliana Mereu, era stato richiesto, per "fatti oggettivi gravissimi", dalla commissione disciplinare dall'azienda sanitaria.
La conferma della legittimità dell'istanza da parte dei garanti è arrivata lo scorso 11 ottobre, con un documento in cui veniva definita la misura del licenziamento come "coerente e congrua", in relazione a "circostanze plurime e comportamenti incompatibili con i propri obblighi" e per la violazione dell'obbligo di "mantenere il benessere organizzativo del reparto e atteggiamenti ispirati a principi di lealtà e trasparenza".