La direttrice di Trentino Trasporti se n’è andata, ma nessuno dice niente (tranne il sindacato USB)
Le dimissioni a sorpresa dopo neanche sei mesi della super-manager Elena Colombo sono «il segnale di un malessere interno alla società», e «serve una spiegazione al personale»
IL CASO Le dimissioni a sorpresa della manager super-qualificata
TRENTO. Come mail la nuova Direttrice Generale di Trentino Trasporti ha lasciato l’incarico prima ancora di finire il periodo di prova? Se lo chiedono in tanti, ma non è ancora arrivato nessun comunicato ufficiale (ma neanche un commento Facebook da parte dell’azionista Provincia).
A chiedere spiegazioni è però il sindacato di base USB: «Le dimissioni della direttrice di Trentino Trasporti, rappresentano un malessere generalizzato in azienda» afferma il sindacato USB. «Abbiamo appreso con non poco stupore delle dimissioni da parte della nuova Direttrice Generale di Trentino Trasporti, le quali arrivano a sorpresa dopo neanche sei mesi dall’inizio dell’incarico; come USB Lavoro Privato, non intendiamo entrare nel merito della motivazione delle dimissioni in quanto, aspetto non noto e quindi risulterebbero solo delle mere illazioni prive di fondamento.
La Dottoressa Elena Colombo, aveva ricevuto l’incarico dopo una lunga selezione, ed essendo affidata ad una società esterna anche onerosa con voci di corridoio che attestano i costi in oltre 60.000 euro, ora con la neo Direttrice dimissionaria, da parte aziendale sarebbe necessario, senza entrare nel dettaglio della motivazione, dare una spiegazione, in particolare al personale dipendente, delle ragioni che hanno portato una Direttrice Generale appena incaricata a lasciare, anche alla luce dell’esborso di denaro pubblico utilizzato per la selezione.
Le dimissioni della direttrice, sono solo le ultime di una lunga serie di dimissioni effettuate dalla società di Trasporto Pubblico provinciale, infatti in questi mesi sono molteplici i casi di dipendenti che hanno scelto di dimettersi da questa società; appare quindi evidente che in Trentino Trasporti, ci sia una situazione generalizzata di malessere che sta portando il personale a cambiare società se non addirittura settore lavorativo.
Con la Direttrice, come USB avevamo avuto modo di confrontarci nel corso di un primo incontro, dal quale erano emerse varie disponibilità alla discussione di vari punti, tra cui la gestione delle spese, trattandosi di soldi pubblici e l’organizzazione aziendale e del lavoro di modo da garantire all’utenza un sempre miglior servizio ed al personale viaggiante migliori condizioni di lavoro.
Alla luce delle recente evoluzione, come USB auspichiamo che le disponibilità date dalla direttrice nei vari punti ed il dialogo intrapreso, non termini con le dimissioni, ma prosegua in maniera proficua anche con il successore che sarà da individuarsi; il quale auspichiamo sia individuato nel più breve tempo possibile, tenuto conto anche delle intenzioni del Governo alla liberalizzazione ed alla privatizzazione, verso cui USB ha da sempre una posizione contraria, e che il 2024 termine della concessione in House, si avvicina inesorabilmente ed è chiaro che Trentino Trasporti non potrà giungerci senza un Direttore Generale.
In merito a ciò come USB, auspichiamo, anche con l’intervento della Provincia Autonoma di Trento, al fine che si risolva al più presto questa situazione e che quindi anche in futuro Trentino Trasporti sia mantenuta a capitale pubblico con concessione in House evitando quindi la privatizzazione del servizio, il quale laddove affidato ai privati a dimostrato tutti i limiti del caso» è la conclusione dell’USB Lavoro Privato – Settore Trasporti, a firma Daniel Agostini e Antonio Faella.