Sindaco e anche progettista di opere pubbliche: è vietato, ma la Giunta regionale prova a rimuovere il vincolo
Opposizioni sulle barricate, sotto accusa la Svp per il «caso Griessmair», il primo cittadino di Brunico che ne beneficerebbe. Manica (PD): «E’ una modifica ad personam»
TRENTO. Le minoranze del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige hanno criticato l'emendamento all'articolo 6 bis (Dpl 45) a modifica del codice degli enti locali (legge regionale 2/2018) presentato in seconda commissione legislativa per limitare l'incompatibilità tra il ruolo di progettista e quello di sindaco.
A quanto riporta una nota, la proposta ha ricevuto parere negativo di diversi consiglieri di minoranza, che hanno invitato la Giunta regionale a ritirare l'articolo.
"Attualmente, la legge regionale in quest'ambito rispecchia quanto previsto a livello nazionale, ovvero il divieto per chi fa parte di una Giunta di ricoprire ruoli professionali in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio amministrato: questo è tanto più valido quanto più è piccolo il Comune che si amministra, firmando anche atti concessori, altrimenti si crea un corto circuito", ha detto Alessio Manica (Pd), ipotizzando che si tratti di una norma "ad personam".
Il consigliere Paul Köllensperger (Team K), precisando come "non è ammissibile risolvere questioni giuridiche con interventi normativi, tanto più che la legge statale è molto chiara", ha fatto esplicito riferimento al caso di Rolando Griessmair, sindaco di Brunico, il quale, a suo dire, "si occupa di casi edili pubblici e privati importanti".
Diego Nicolini (M5s) ha definito il provvedimento come "lex Griessmair", mentre Alessandro Urzì (Fratelli d'Italia) ha posto il problema della legittimità della norma, chiedendo un confronto dei capigruppo.
"La Svp ha introdotto nella legge di bilancio della Regione un passaggio per risolvere i problemi legali del sindaco di Brunico, Roland Griessmair". Lo sostengono, in una nota diffusa separatamente ma con lo stesso testo, Verdi, Team K e Movimento 5 stelle, ricordando che il prossimo 26 gennaio, presso il Tar di Bolzano, verrà discusso un ricorso per il caso "Living/Griessmair", che "riguarda proprio il conflitto d'interessi del sindaco di Brunico".
"Con questa mossa, la Svp, con il gentile supporto della Lega - sostiene la nota - vuole mettere in discussione l'obbligo di legge in capo al sindaco di astenersi da attività nel campo dell'urbanistica, dell'edilizia e dei lavori pubblici nel territorio comunale che amministra".
L'articolo di legge, secondo Verdi, Team K e M5s, "va evidentemente contro la normativa nazionale, contro una sentenza della Corte di cassazione, una del Tribunale amministrativo di Trento e contro una perizia in merito del ministero dell'Interno".
"Questo ulteriore caso di legge 'ad personam' ed il tentativo di anticipare una sentenza del tribunale getta una luce inquietante sul rispetto delle leggi da parte della maggioranza e fango sulla reputazione delle istituzioni", conclude la nota.