Ugo Rossi vuole i rilevatori di CO2 in tutte le scuole, il ristagno dell’aria nelle aule è un veicolo per il Covid
Dopo la sperimentazione al Galilei e alle Manzoni, il consigliere chiede la dotazione in tutte le classi: «I dati dicono che il ricambio di aria è insufficiente»
TRENTO. Fornire a tutte le scuole trentine almeno un rilevatore dei livelli di CO2, per ogni classe. Lo chiede in una interrogazione il consigliere provinciale Ugo Rossi (Trentino in Azione). In Trentino - infatti - una delle misure di contenimento del contagio da Covid all'interno delle aule scolastiche è stata un'installazione di dispositivi di segnalazione della concentrazione di anidride carbonica (CO2) nelle aule del liceo scientifico "G. Galilei" e della scuola secondaria di primo grado "A. Manzoni" di Trento.
In considerazione dei risultati ottenuti, nelle aule in cui è emersa una scarsa aerazione, è stata effettuata un'installazione pilota di alcuni dispositivi per il ricambio dell'aria.
Gli aerosol emessi dalle persone possono infatti accumularsi in ambienti chiusi scarsamente ventilati, aumentando così il rischio di trasmissione del virus.
Rossi chiede ora di estendere la sperimentazione, "considerato che il costo medio di un rilevatore non supera gli 80 euro, considerato che appare assolutamente necessario mettere in campo ogni soluzione per evitare la chiusura delle scuole e garantire la didattica in presenza".