Plateatici: dopo la bocciatura della norma provinciale da parte della Corte Costituzionale, che cosa succederà?
Massimiliano Peterlana (Fiepet-Confesercenti): «Per fortuna abbiamo avviato delle consultazioni con Sovrintendenza e Comune di Trento, l’assessora Monica Baggia è una esperta giurista. Fino a giugno tutto rimane, poi faremo un nuovo regolamento»
PLATEATICI La bocciatura della Consulta
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TRENTO. Ha destato scalpore e preoccupazione, soprattutto fra gli esercenti pubblici, la notizia che la Corte Costituzionale, con propria pronuncia numero 262 del dicembre scorso, ha bocciato come anticostituzionale la delibera della Provincia che agevolava l'allestimento dei plateatici in bar e ristoranti.
Ma adesso, che cosa succede?
Massimiliano Peterlana, presidente della Fiepet-Confesercenti del Trentino, ammette che c’è stata fibrillazione.
«La dico semplice, non da giurista, in modo pragmatico: la Provincia come successo in altre occasioni ha messo giù delle leggi su materie che competono direttamente allo Stato, anzi al Ministro dei Beni Culturali. Ha fatto cose che non poteva fare. Peraltro lo si sapeva e infatti questa norma sui plateatici l’ha già tirata giù con la Finanziaria».
L’ha tirata giù a dicembre, perché sapeva già della censura della Corte. «Sì, la sentenza dice chiaramente che i plateatici, in zone di centro storico dove esistono dei beni tutelati, sono materia della tutela della Sovrintendenza, la Provincia non può legiferare su una norma nazionale».
Per Peterlana, «come successo in altre occasioni, ne avevamo già avuto sentore e come Fiepet ci siamo mossi per tempo, in sinergia con la Sovrintendenza e con il Comune di Trento. In particolare con l’assessore Monica Baggia, che è una giurista molto preparata, e poi con l’assessore Stanchina e il sindaco Ianeselli. Abbiamo quindi avuto degli incontri e concordato con la Sovrintendenza, che sapeva già del conflitto di norme, che dato il carattere emergenziale delle regole nazionali, per il momento i plateatici restano al loro posto».
Ci sarà quindi una tolleranza fino al mese di giugno. Ma Peterlana spiega che con il Comune di Trento e la Sovrintendenza si arriverà all’estate con delle nuove norme condivise: «Certo, per chi aveva già fatto investimenti e lavori, la vicenda ha creato problemi. Ma abbiamo lavorato in sinergia con gli enti preposti, è così che si dovrebbe lavorare: per il futuro metteremo insieme un regolamento definitivo. Intanto, soprattutto per far lavorare i locali nei mesi invernali, si tiene conto dello stato di emergenza, e si potranno mantenere le cose come sono».