Pensioni sempre più povere: in Trentino 40mila persone sotto i mille euro al mese
Nel 2019 nella nostra provincia c'erano 193.797 pensioni, appena 132 in più rispetto all'anno precedente, ma quasi 900 in più rispetto al 2017
TRENTO. È stabile il numero di trattamenti pensionistici erogati in Trentino, ma sale il valore medio degli importi. Nel 2019 in Trentino c'erano 193.797 pensioni, appena 132 in più rispetto all'anno precedente, ma quasi 900 in più rispetto al 2017. Il 28% dei pensionati, circa 40 mila persone, non vivono nell'oro, considerato che percepiscono meno di mille euro al mese.
Tutti questi valori sono compresi nello studio sulla spesa pensionistica che l'Istituto di statistica della Provincia ha preparato sui dati Inps, ma considerando anche gli istituti previdenziali privati. La ricerca ha messo in risalto come la spesa complessiva per le pensioni in Trentino sia giunta nel 2019 a 2,81 miliardi di euro, con un incremento del 3,6% in dodici mesi.
Per dare un'idea, chi ha smesso di lavorare, vale il 13,3% del Pil provinciale. Mediamente, l'assegno annuo è di 14.534 euro, con una crescita del 3,5% rispetto al 2018, determinata da una differenza di 493 euro. In questo modo, la crescita del valore delle pensioni si è rivelata più consistente rispetto a quella del'inflazione.
L'indagine Ispat segnala comunque che il numero di assegni pensionistici erogati risulta molto più elevato rispetto al numero di beneficiari poiché uno stesso soggetto può cumulare più di un trattamento. I titolari di pensione nel 2019 sono così risultati 141.391, 912 in più sul 2018. In questo modo, si eleva in maniera consistente la cifra percepita in media, arrivando fino a 19.920 all'anno di reddito.
Analizzando le varie tipologie di trattamento, le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentanto il 77,6% del totale, mentre quelle ai superstiti sono il 12,7%. Contano meno, per contro, le prestazioni assistenziali (4,6%) e quelle di invalidità (3,7%). Anche nel valore delle pensioni emerge una differenza di genere, considerando che le donne percepiscono ogni anno 16.180 euro, contro i 23.926 degli uomini. Quasi quattro beneficiari su cinque (il 79,1%), inoltre, hanno più di 64 anni.Altre differenze emergono dall'analisi per aree, dalla quale spuntano differenze marcate.
A Trento e nel territorio della Val d'Adige sono posizionati i trattamenti più ricchi, con una media di 22.937 euro. Al contrario, la Comunità della Valle di Cembra risulta l'area con le pensioni medie più basse (17.931 euro). Negli altri territori, si oscilla su redditi medi tra i 18.018 e i 19.904 euro. Sono ben sette le Comunità in cui la media delle pensioni vale meno di 18.500 euro annui.