Fugatti: "A 50 anni dal secondo Statuto, partendo dai giovani sapremo costruire un'autonomia dal futuro migliore"
Il presidente è intervenuto oggi, 23 febbraio, nella sala della fondazione Mach alla presentazione delle iniziative in programma per l'anniversario. Roberto Paccher: "Il secondo Statuto ha dato più potere alle due Province ma l'autonomia è regionale". Walter Kaswalder: "Bisognerebbe cominciare a ragionare di un terzo Statuto"
TRENTO. "Non dobbiamo pensare che autonomia sia gestione del quotidiano, delle risorse finanziarie e dei rapporti con lo Stato. Non è solo questo: è identità, tradizione storia, consapevolezza di essere autonomi, i giovani devono avere consapevolezza dell'autonomia del Trentino".
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in occasione della conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il 50° anniversario del secondo Statuto di autonomia che si è svolta alla fondazione Mach di San Michele.
Fugatti ha sottolineato che, anche nell'ambito della presidenza trentina dell'Euregio, c'è "la volontà di parlare nelle scuole e spiegare questo passaggio dei 50 anni", dal momento che "partendo dai giovani sapremo costruire un'autonomia dal futuro migliore".
Il vicepresidente della Regione, Roberto Paccher, rivolgendosi alle classi presenti, ha sottolineato che il "benessere è dovuto in buona parte a questa autonomia, un elemento estremamente importante nel corso della vostra vita. Noi trentini e altoatesini abbiamo qualcosa in più che ci è stato riconosciuto per effetto della storia.
Il secondo Statuto ha dato più potere alle due Province ma l'autonomia è in capo alla Regione e l'autonomia è regionale. Dobbiamo essere orgogliosi di avere un'autonomia che permette di avere più soldi ma anche più poteri normativi".
Ha preso la parola anche il direttore della f ondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi: "È stato raggiunto un equilibrio giusto rispetto ad altri tentativi di imporre al mondo della scuola il manualetto dell'autonomia. C'è tanta co-progettazione, la volontà di fornire strumenti partendo dai bisogni e da una straordinaria disponibilità del mondo della scuola", ha detto.
"È anche un luogo comune - ha aggiunto - dire che gli insegnanti sono refrattari al tema, ovviamente le forme devono essere non quelle istituzionali che fa la Provincia ma avere una logica innovativa", ha aggiunto Ferrandi.
Il presidente del consiglio provinciale, Walter Kaswalder, ha lanciato un appello: "Bisognerebbe cominciare a ragionare di un terzo Statuto, la scorsa legislatura erano state istituite due commissioni a Trento e Bolzano che hanno fatto un ottimo lavoro ma poi non è stato concluso. Faccio quindi un appello per ragionare sul terzo Statuto perché qualche correttivo ci vorrebbe dopo 50 anni".