Kiev assediata, ancora bombe russe sull'Ucraina e civili in fuga. L'Occidente annuncia nuove sanzioni contro Mosca. Da Trento partono i camion carichi di aiuti ai profughi
Sempre ore tragiche nel Paese invaso dalle armate di Putin, mentre si attende per domani o domenica la ripresa dei colloqui che finora hanno fallito anche l'obiettivo di aprire corridoi umanitari. Il Cremlino resta sordo a tutte le richieste di cessate il fuoco, anche dopo aver sfiorato la catastrofe nucleare, oggi, con le bombe sulla centrale di Zaporizhzhia. Questa sera a Kiev suonavano di nuovo le sirene dell'allarme antiaereo: tutti nei rifugi
NUCLEARE L’attacco russo e la catastrofe sfiorata: il video
BOMBE Kharkiv: oltre duemila morti, più di cento sono bambini
AIUTI Trento, la raccolta per i profughi alle frontiere
ROMA. Ancora una giornata di furiosi bombardamenti russi su varie città ucraine, aumentano le vittime, l'Occidente accresce le critiche e la pressione su Mosca mentre il presidente ucraino Zelensky lancia nuove accuse a Putin, dopo la catastrofe nucleare sfiorata nella notte in seguito a un attacco militare.
All'assemblea generale dell'Onu l'ambasciatore russo nega l'evidenza e riceve un replica molto dura dal suo omologo ucraino.
Intanto in serata, mentre da Trento partivano i carichi di aiuti diretti ai profughi sfollati oltre il confine occidentale dell'Ucraina, a Kiev risuonavano le sirene antiaeree: lo ha annunciato sul proprio profilo Telegram la municipalità della stessa capitale ucraina invitando i cittadini ad andare nei rifugi.
L'evoluzione dello scenario, sempre più sanguinoso, resta incerta ma purtroppo al momento non vi sono segnali di un possibile cessate il fuoco, richiesto con forza anche dall'Unione europea.
L'unica notizia minimamente positiva è il probabile anticipo a domani o a domenica del terzo round dei colloqui, finora infruttuosi, fra i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca.
Intanto, la Corte dell'Aja fa sapere di aver aperto un dossier sui possibili crimini contro l'umanità perpetrati in Ucraina dagli invasori.
Cinque persone sono rimaste uccise, di cui tre bambini, in un bombardamento avvenuto nel pomeriggio sul villaggio di Markhalivka, nella regione di Kiev. Ne dà notizia il Servizio statale per le emergenze ucraino, aggiungendo che una donna potrebbe essere ancora sotto le macerie. Secondo il Servizio, citato dalla Interfax Ucraina, otto case private hanno preso fuoco a causa del bombardamento. Due bambini sono stati estratti vivi da sotto le macerie.
Le forze militari russe intanto oggi hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di "terrore nucleare".
L'Agenzia internazionale per l'energia nucleare (Aiea) afferma che "nessun reattore è stato colpito e non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente". L'incendio scatenato dai combattimenti è arrivato a 450 metri dalla centrale. Attaccare una centrale nucleare è un crimine di guerra, dice l'ambasciata Usa a Kiev.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l'attacco delle forze russe contro la centrale.
Intanto gli operai all'interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, "stanno lavorando sotto la minaccia delle armi". Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio.
Anche il governo russo conferma che la centrale è sotto il controllo militare di Mosca e che l'impianto continua la sua attività.
Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto "estremamente preoccupato dei rischi" per la sicurezza nucleare in Ucraina, riferisce l'Eliseo precisando che la Francia proporrà delle "misure concrete" per la sicurezza della centrali nucleari.
La guerra intanto prosegue su vari fronti. Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev, secondo quanto afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Prosegue l'offensiva delle forze russe nel sud dell'Ucraina: le truppe di Mosca sono entrate oggi per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson e Odessa.
Ieri a Kharkiv le autorità locali hanno contato più di 2.000 morti, fra i quali oltre 100 bambini. Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. L'avanzata russa in terra ucraina porta con sé una scia di sangue e violenza.
I territori occupati diventano la terra di mezzo, dove a comandare sono soprusi e abusi nei confronti di una popolazione che sta abbandonando, ogni giorno di più, il proprio Paese.
Di ora in ora si inseguono le testimonianze di donne che denunciano di essere state stuprate dai militari russi, così come i racconti di chi ha visto i propri familiari o i propri amici essere portati via dall'esercito di Putin, sequestrati e rinchiusi chissà dove.
È lo stesso ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a parlare degli abusi in diretta televisiva. "Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi - le sue parole al canale televisivo N1 -, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraine, è chiaramente difficile parlare dell'efficacia della legge internazionale".
"Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleale. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione", dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
L'Alelanza atlantica conferma comunque che non accoglierà la richiesta di Kiev di dichiarare i cieli ucraini "no flight zone", perché significherebbe di fatto entrare in conflitto diretto con la Russia.
Vladimir Putin ha intanto informato il cancelliere Olaf Scholz che il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe svolgersi nel weekend, come riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo.
Putin ha detto nel colloquio Scholz che un'intesa con Kiev è possibile solo "se tutte le richieste russe" saranno soddisfatte. "Spero che Kiev sia ragionevole", ha aggiunto, avvertendo chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di "non esacerbare la situazione" imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese.
Ma Mosca, la cui economia comincia già a soffrire per le sanzioni fin qui ricevute, dovrebbe invece attendersi nuove azioni internazionali contro la sua guerra.
"Restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall'invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti", ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
Von der Leyen rimarca che "la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell'efficace risposta" alla Russia.
L'Unione europea sta valutando di "aumentare il numero di banche russe da escludere dal sistema Swift", ha precisato l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri straordinario a Bruxelles.
"Le sanzioni non devono provocare un cambio di regime in Russia. Lo scopo è indebolire l'economia russa", ha sottolineato Borrell.
Nel pomeriggio, sono emersi dubbi sul luogo in cui si troverebbe Zelensky. "Ha lasciato l'Ucraina e ora è in Polonia", sostiene il presidente della Duma Volodin sul suo canale Telegram. Pronta la replica ucraina: "Gli occupanti hanno diffuso un altro falso. Non è vero, il presidente è Kiev con la sua gente".
L'Autorità ucraina per le comunicazioni ha poi smentito su Telegram la notizia secondo la quale l'esercito russo avrebbe preso possesso della torre tv di Melitopol dalla quale trasmetterebbe canali russi.
Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di istituire urgentemente una commissione d'inchiesta internazionale indipendente a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina.
"Le atrocità commesse non rimarranno impunite", scrive in un tweet l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.
Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba chiede ai Paesi occidentali di approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin. Kuleba ha anche denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall'esercito russo.
La Bbc frattanto ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia, mentre Mosca attiva una lelge che punisce con 15 anni di prigione chi diffonde quelel che il Cremlino definisce "notizie false", per esempio chiamare "invasione o guerra" quanto ha scatenato Putin in Ucraina. Lui la chiama "operazione militare speciale".