Emergenza ucraina, il Trentino si mobilita. Fugatti: “Siamo pronti a raddoppiare la capacità di accoglienza”
Il presidente della Provincia loda il volontariato e dell’associazionismo trentino. E ringrazia la Croce Rossa che sta contribuendo alla gestione di quei casi di bambini ammalati di tumore che anche nella nostra provincia stanno trovando una forma di assistenza
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TRENTO. Il Trentino è pronto a raddoppiare la propria capacità di accoglienza dei profughi dall’Ucraina passando dagli attuali 200 a 400 posti circa. È questa la richiesta del presidente della Provincia Maurizio Fugatti attraverso il Commissariato del Governo che ha intavolato con il sistema delle regioni una serie di riunioni operative per affrontare i nodi della assistenza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra.
Uno dei punti in discussione riguarda per l’appunto la copertura sanitaria dei profughi, al di là delle situazioni che possono essere gestite a livello di pronto soccorso, considerando infatti che tra gli arrivi in Italia una percentuale che non può essere trascurata riguarda appunto soggetti, anche in età pediatrica, che devono seguire terapie, ad esempio quelle oncologiche o i trattamenti in dialisi e via discorrendo.
“Ci sembra che la sensibilità ed il senso di responsabilità anche su questo versante - commenta il presidente Fugatti - siano valori condivisi a livello sia di Regioni sia di Stato che ha aperto alla possibilità di coprire con propri fondi anche queste particolari esigenze. Importante è da noi la risposta dell’associazionismo che si è già mosso da alcuni giorni in diverse modalità”.
Uno fra i tanti esempi che si possono citare è quello offerto dalla Croce Rossa che sta contribuendo alla gestione di quei casi di bambini ammalati di tumore che anche in Trentino stanno trovando una forma di assistenza.
I numeri
Intanto dal Cinformi arrivano gli ultimi aggiornamenti di questa sera. Sono 177 le persone in questo momento presenti nelle strutture che rientrano nell'ambito del protocollo di Intesa col Commissariato del Governo, su un totale di 1.111 profughi che si sono rivolti alla Provincia per regolarizzare la propria posizione. In questo momento ci sono 2.632 posti letto resi disponibili tra pubblico e privato, compresi i 721 posti letto resi disponibili in famiglia.