Barbara Poggio e gli otto maschi che presentano il Festival dell'economia di Trento: è questo il mondo che cambia?
"Distopie" il commento lapidario della prorettrice per le politiche di equità e diversità dell'Università di Trento sopra la photo opportunity per la kermesse in programma in città dal 2 al 5 giugno. Il post in Fb è seguito da numerosi commenti che rilanciano la questione della parità di genere. Intervengono anche varie figure note del mondo culturale e politico, come la senatrice Conzatti
LA CRITICA Barbara Poggio: «Sulla parità il Trentino da qualche anno è fermo»
IL FESTIVAL Edizione 2022: "Visioni di futuro. Il mondo che cambia"
DISCRIMINAZIONI Otto marzo, all'Università di Trento la campagna: "#finiscequi"
I MANIFESTI Genere, etnia, orientamento sessuale, disabilità, religione...
TRENTO. Una parola: distopie. E una foto: otto signori in giacca e cravatta che posano davanti al mega poster della prossima edizione del Festival dell'economia. Sul manifesto il titolo del filo conduttore della kermesse che si aprirà il 2 giugno a Trento: "Visioni di futuro. Il mondo che cambia".
Chiaro il messaggio che ha inteso inviare la prorettrice per le politiche di equità e diversità dell'Università di Trento, Barbara Poggio, con quel post nel proprio profiki Fb.
Un post di una sola parola sopra la "photo opportunity della presentazione della Festival, avvenuta ieri.
Una distopia, appunto. Il presente che col suo stesso svolgersi sembra negare la speranza di un auspicabile cambiamento futuro.
Pessimismo? Beh, certo: i fatti sono fatti.
"Sembra il mondo che rimane sempre uguale", si legge in uno dei commenti sotto il post
Un altro commento invita i protagonisti di quell'immagine simbolica di un potere al maschile (ci sono anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e il sindaco di Trento, Franco Ianeselli), a evitare magari alla prossima occasione di contribuire ad alimentare questo "immaginario" dell'immobilismo nelle relazioni di potere fra i generi: "Perché esiste ancora la possibilità di dire no , non ci sto, almeno per la foto...".
Frai numerosi commenti sotto il post di Barbara Poggio, quello della senatrice trentina di Italia Viva Donatella Conzatti: "Che le segretarie. Le collaboratrici brave ci siano non è una novità. È sempre stato. La distopia sta proprio in questo: non farsi più trattare da collaboratrici. Perché le donne ci sono e meritano di stare in prima fila. Questa è la nostra battaglia per il futuro. Quella scritta nella Costituzione e ribadita nel Pnrr. Non c’è nessun cambiamento senza parità".
E un altro commento richiama, a sua volta, su quanto è forte, in realtà , il ruolo delle donne, malgrado siano troppo spesso escluse da ruoli apicali: "Dietro le quinte e le foto istituzionali ci sono tante donne che hanno lavorato e che lavorano. Ci siamo. Solo che ancora non ci vedono".
In un'intervista sull'Adige, in occasione dell'Otto marzo scorso, Giornata della donna, la stessa Barbara Poggio osservava relativamente alle dinamiche locali: "In Trentino vige un modello tradizionale. Negli scorsi anni erano stati fatti degli sforzi per una nuova consapevolezza, con impegni concreti per la parità. Ora, da qualche anno, ci siamo fermati e sarebbe importante ripartire".
E lo scorso 4 marzo, la stessa Poggio aveva denunciato una situazione simile in occasione della presentazione del Festival dello sport di Trento: "In prossimità dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, approfittando dell’evento di presentazione del Festival dello Sport 2022, i principali referenti del mondo dello sport e delle istituzioni trentine - aveva scritto in Fb la prorettrice postando un'altra foto eloquente - si sono gentilmente prestati per un flash mob mirato ad offrire una perfetta rappresentazione plastica degli equilibri di genere in questi ambiti.
Si suggerisce alla stampa locale (che pare non aver immediatamente colto l'importante valore simbolico dell'iniziativa) l’utilizzo della foto in evidenza sulle prime pagine dell’8 marzo, ritenendola decisamente più eloquente di ogni altro articolo o intervento in cui si parlerà dell’importanza di valorizzare la presenza femminile".
Sempre a proposito di photo opportunity "rappresentative", ieri l'ufficio stampa della Provincia ha diffuso quella allegata a un comunicato riguardante la cerimonia, nella sede di Confindustria, per la consegna degli attestati di certificazione Family Audit a sei aziende trentine: Confindustria, GPI Spa, Autostrada del Brennero spa, Trentino Trasporti Spa, E-Pharma Spa, Trentino Sviluppo Spa.
L'unica donna è l'assessora Stefania Segnana, che ha consegnato i riconoscimenti a direttori, presidenti, amministratori delegati.