Caro benzina, Fratelli d’Italia torna alla carica in Provincia: “Serve più smartworking”
Alessia Ambrosi, Claudio Cia e Katia Rossato: «La crisi energetica sta avendo un impatto devastante su famiglie e imprese. Un incremento del costo del carburante significa decine, centinaia di euro l'anno in più per gli oltre 170mila trentini. In un simile contesto il caro benzina si combatte anche con una politica che valorizzi il lavoro agile”
TRENTO. I consiglieri provinciali di Fratelli d'Italia, Alessia Ambrosi, Claudio Cia e Katia Rossato, chiedono attenzione al caro benzina. E propongono una soluzione che potrebbe essere applicabile nell'immediato: se 170 mila trentini si spostano in macchina ogni giorno per andare al lavoro, allora aumentare lo smartworking in determinati ambiti potrebbe essere una buona idea.
«I costi dei carburanti - scrivono in una nota - nonostante la modesta defiscalizzazione operata dal Governo che li aveva ricondotti a circa 1,75 euro al litro, sono tornati a salire con punte sino a 2,30 euro al litro al servito: è evidente che sono tutt'ora in atto forti speculazioni che, di fatto, ci riportano alla situazione precedente agli interventi del Governo».
Poi l'analisi si allarga: «La crisi energetica sta avendo un impatto devastante su famiglie e imprese. Un incremento del costo del carburante significa decine, centinaia di euro l'anno in più per gli oltre 170mila trentini che quotidianamente si spostano per raggiungere il luogo di lavoro con il proprio mezzo. In un simile contesto il caro benzina si combatte anche con una politica che valorizzi il lavoro agile. L'emergenza pandemica ha radicalmente aumentato il ricorso allo smartworking, mettendone in mostra l'effetto positivo in taluni ambiti, anche dal punto di vista della produttività.
Per i moltissimi pendolari che, ad esempio, si spostano dalle valli alla città di Trento il tragitto può anche superare le 3 ore di viaggio tra andata e ritorno, con lo stress ed il rischio d'incidenti che ciò comporta. Risparmiare questo tempo significa indubbiamente una maggior capacità lavorativa qualora presso la propria abitazione si disponga degli strumenti idonei per compiere al meglio il proprio lavoro. Ridurre al minimo gli spostamenti casa/lavoro genererebbe un risparmio sensibile sui costi del carburante per tante famiglie trentine e per aziende ed enti pubblici che potrebbero abbattere notevolmente non solo i costi di gestione ma soprattutto quelli legati alla climatizzazione degli uffici».
Ma i consigliere "strizzano l'occhio" anche all'ecologia: «Da sottolineare, inoltre, l'impatto positivo sull'ambiente, sul traffico e sulla vivibilità delle nostre città che conseguirebbe da una minor circolazione di veicoli, senza dimenticare la possibilità di coniugare in maniera migliore il lavoro con la propria vita privata. È dunque questo il momento d'insistere sul Piano provinciale sul lavoro agile, coinvolgendo le parti sociali e l'Università per definire un quadro sullo smart working efficiente ed innovativo sull'onda di quanto appreso negli ultimi due anni.
Proprio in questi giorni noi di Fratelli d'Italia stiamo chiedendo con forza in Parlamento al ministro Brunetta un'accelerazione sul piano per il lavoro agile. Si tratta di una battaglia che anche a livello provinciale ci vede impegnati con coerenza e costanza. Già lo scorso marzo, alla prima vertiginosa impennata dei prezzi del carburante, avevamo infatti depositato una proposta di mozione per impegnare la Provincia a valorizzare al più presto gli strumenti e le discipline per favorire il ricorso al lavoro agile. Un impegno che portiamo avanti perché è necessario contrastare il caro benzina in ogni modo».