Baristi e ristoratori: «Plateatici, serve una proroga delle misure anti-Covid»
Le Associazioni di categoria hanno incontrato l’assessore provinciale Roberto Failoni per chiedere procedure semplificate fino a fine anno e fondi per la riduzione dei canoni
TRENTO. Sebbene le imprese dei pubblici esercizi, bar e ristoranti, stiano cercando di tornare ad una normalità pre-Covid, le “ferite”, conseguenza dei lunghi periodi di inattività o attività ridotta, si fanno ancora sentire, così come l’esigenza di far fronte agli obblighi contratti durante l’ultimo biennio. Le Associazioni dei pubblici esercizi e dei ristoratori hanno incontrato l’assessore provinciale Roberto Failoni per chiedere una proroga delle procedure semplificate per l’installazione di plateatici al 31 dicembre 2022 e un fondo per i Comuni affinché questi ultimi possano introdurre l’esenzione del canone patrimoniale unico.
«I plateatici - spiegano i presidenti delle due associazioni Fabia Roman e Marco Fontanari - costituiscono ancora una risorsa essenziale per le nostre attività. Anche se sono decadute molte delle restrizioni della pandemia, gli spazi all’aperto sono ancora preferiti dalla clientela e diventano quindi un fattore di reddito molto importante per le aziende, ossigeno per i bilanci ancora alle prese con i costi e le scadenze dell’ultimo biennio».
«Ad oggi - proseguono - le procedure semplificate per l’installazione dei plateatici ed altre strutture leggere, anche mediante l’occupazione di suolo pubblico, sono valide fino al 30 giugno 2022, pur in presenza di un articolo della Legge provinciale n. 3/2020 (il n. 43) che prevede che tale termine possa essere prorogato fino al 31 dicembre 2022.
Una proroga presa in considerazione anche dalla Giunta provinciale che il 30 dicembre scorso si era riservata di decidere in tal senso.
Va anche detto che a livello nazionale il Decreto “Taglia Prezzi” ha fissato tale termine al 30 settembre 2022, oltre a prevedere ulteriori semplificazioni laddove non subordina “all’autorizzazione del Soprintendente dei beni e delle attività culturali, la posa in opera temporanea di strutture amovibili funzionali all’attività di pubblico esercizio in spazi aperti e di interesse culturale”.
Crediamo, sia per l’esperienza quotidiana nei nostri locali, sia in ragione delle linee guida per le attività economiche che consigliano di privilegiare gli spazi all’aperto, la proroga rappresenti un passo ragionevole e funzionale».
Accanto al differimento della scadenza, le Associazioni hanno chiesto anche un fondo destinato ai Comuni per l’esonero o la riduzione dei canoni relativi ai plateatici: «Una misura - commentano Roman e Fontanari - che va incontro alle difficoltà finanziarie delle imprese dovute alla pandemia».
L’Assessore Roberto Failoni ha assicurato di prendere in seria considerazione la richiesta degli imprenditori, concordando soprattutto sulle motivazioni e sulla necessità di sostenere un settore che oltre ad essere tra i più colpiti dalle conseguenze della pandemia, è uno dei settori strategici in un’ottica turistica per la nostra Provincia. A tal proposito, l’assessore ha anche annunciato l’imminente pubblicazione di un nuovo “Bando qualità Trentino” dedicato al finanziamento di interventi di ammodernamento e abbellimento delle strutture turistiche e commerciali trentine.