Ugo Rossi: «L'alternativa a Fugatti non si vede. Chi dovrebbe costruirla sta dormendo»
La sferzata dell'ex presidente della Provincia rivolta alle forze di opposizione, Pd in testa, in vista delle elezioni dell'anno prossimo. "In questo quadro desolante l'alternativa non si vede perché mi sembrano tutti presi solo dal timore di capire come fare per essere rieletti personalmente..."
PATT Parla il segretario
TRENTO. «L'alternativa a Fugatti non si vede. Chi dovrebbe costruirla sta dormendo. Direi che è in uno stato di sonno profondo».
Ugo Rossi, consigliere provinciale di Azione ed ex presidente della Provincia, interviene per cercare di scuotere dal torpore le forze politiche di opposizione all'attuale maggioranza provinciale di centrodestra, guidata dalla Lega.
E in primis si rivolge al Pd, che in quanto partito più grande dovrebbe prendere qualche iniziativa. Dare segnali di vita. Invece sta lasciando scorrere il tempo senza cercare di organizzare un'alleanza in grado di sfidare l'anno prossimo il governatore uscente.Consigliere
Rossi, dopo il test nazionale delle amministrative di domenica scorsa, il presidente Fugatti sembra deciso a sottolineare la «variante trentina» della sua coalizione rispetto a una Lega nazionale superata anche al Nord da Fratelli d'Italia. Cosa ne pensa?
Mi è ben chiaro il tentativo di Fugatti e dei suoi colleghi di smarcarsi dal salvinismo, ovvero "scaricare" Salvini nel nome del pragmatismo di governo, ma questo tentativo di nascondersi mi sembra il festival dell'ipocrisia. Tutti ricordiamo Fugatti a Pinzolo sul palco a fianco di Salvini che si compiaceva per i complimenti di una signora che ringraziava per aver tolto gli immigrati di colore dalle case di riposo. Perché questa è la Lega. Ma allora se Salvini è in caduta libera e c'è un presidente della Provincia che è stato eletto con un simbolo di partito che ha Salvini nel nome vale la pena dirlo e darsi una mossa per costruire l'alternativa.
A poco più di un anno dalle elezioni non si sa neanche se ci sarà e quale sarà la coalizione alternativa. Perché secondo lei?
In questo quadro desolante l'alternativa non si vede perché mi sembrano tutti presi solo dal timore di capire come fare per essere rieletti personalmente. Non c'è nessuno che abbia voglia e capacità di lavorare per un quadro complessivo. Non lo vedo e sono preoccupato per questo. Le vicende del passato non le rivango e credo di aver dato però un contributo serio per rimettere in pista un ragionamento su Trento.
Cosa pensa di come si sta muovendo il Patt, il suo ex partito, lusingato dai corteggiamenti della Lega?
Ho cercato di lanciare l'allarme sull'approccio del mondo autonomista. Molti pensavano che il congresso del Patt fosse la svolta, invece sembra essere tornato a quello che era prima di Rossi, ovvero un partito che ondaggiava di qua e di là. Almeno questo sembra.E gli altri partiti di una possibile nuova coalizione?Nel Pd non vedo una volontà chiara, altre forze si stanno organizzando, ma sarebbe bene secondo me trovarsi e affermare non singolarmente ma tutti insieme che bisogna impegnarsi a costruire un'alternativa. Ma questo implica un impegno, che vuol dire che poi non ci si alza dal tavolo se il candidato presidente prescelto non è il proprio preferito.
I cittadini hanno diritto di sapere chi c'è che si impegna per costruire un'alternativa. Io dico coraggio: facciamolo. Cosa impedisce questa cosa?
Vedo troppa rassegnazione. Fino al 6 giugno scorso si aspettava il Patt, che invece ha incontrati i civici e centristi alleati con la Lega. Lo aspetterete ancora?Si possono sempre aspettare tutti, ma chi per l'autonomia di domani pensa che si debba costruire un'alternativa a Fugatti non basta dirlo ma deve partire. Non possiamo continuare a dire che fanno disastri, ma poi non ci siamo. Serve la certezza collettiva e non singola che siamo tutti impegnati a costruire un'alternativa seria al leghismo, al salvinismo e alla svendita dell'autonomia a dinamiche di altra natura.
Senza il Patt non può vincere né Fugatti né il centrosinistra?
Questo è un elemento di carattere matematico. Ma la politica ci obbliga ad essere trasparenti e coerenti se abbiamo un'idea di autonomia al di là dell'aritmetica. Io sono stato eletto l'ultima volta nelle Stelle alpine con la gondola nel lago di Tovel dicendo che con la Lega l'autonomia andava a picco. Io sono ancora lì. Abbiamo preso il 13% perché abbiamo detto questo ai cittadini che ci hanno mandato all'opposizione per essere alternativi a questo. Io mi auguro che il Patt mantenga fede a ciò che gli elettori ci hanno chiesto di fare in questa legislatura. Io sono uscito perché non vedevo questo rispetto del mandato ricevuto, ma mi auguro che alla fine stia lì.