Marmolada, fra i dispersi Davide Carnielli di Fornace e Liliana Bertoldi di Levico
Nell'area del crollo proseguono con difficoltà le ricerche, si utilizzano prevalentemente i droni: l'area resta a rischio per l'instabilità di ciò che rimane del fronte di ghiaccio che è crollato domenica. La disperazione nelle testimonianze di chi stava percorrendo la via normale ed è sopravvissuto
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TRENTO. Più passano le ore e più cresce la disperazione di parenti e amici dei trentini dispersi nella tragedia della Marmolada.
Le ricerche proseguono con l'impiego di droni che battono centrimetro per centimetro l'area della valanga: in caso di avvistamenti, si procede con l'invio sul posto per via aerea del personale che viene calato dall'elicottero per il tempo strettamente necessario al recupero.
Il versante infatti resta a rischio, il fronte di ghiaccio in alto resta instabile.
Davide Carnielli, 30 anni, di Fornace dove è anche consigliere comunale, è un grande appassionato di montagna e di bici.
Un disastro senza precedenti. Blocchi di ghiaccio grossi come auto, pezzi di roccia che dalla Marmolada si sono staccati travolgendo tre distinte cordate di escursionisti che si trovavano lungo la via Normale: sei i morti già recuperati. Ecco cosa è successo.
Prima un boato, poi il crollo apocalittico che ha travolto tutto: ecco cosa è successo in Marmolada
Domenica era sul ghiacciaio e alle 13.39, sei minuti prima del crollo, aveva postato una fotografia che testimoniava tutta la sua gioia «Discesa dal ghiacciaio! Sani e salvi anche sto giro», ma il destino ha deciso che non dovesse essere così.
Nel "gruppo dei perginesi" c'era anche Liliana Bertoldi, 54 anni, residente a Levico, e molto conosciuta in tutta la valle per la sua attività di ambulante con il camioncino di vendita di polli allo spiedo. Intanto prosegue l'indagine della Procura.
Al momento il dato ufficiale indica tredici dispersi, oltre alle sette vittime accertate e agli otto feriti (uno dei quali, 40 anni, si trova in condizioni disperate all'ospedale di Treviso).
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