Nuova ondata di caldo africano, picco dell’afa tra mercoledì e sabato: le previsioni per i prossimi giorni
La pioggia degli ultimi giorni ha tamponato la siccità per la vegetazione, non ancora per le falde ovviamente. Nei boschi nuove cicatrici dopo quelle di Vaia del 2018: le scarse precipitazioni di quest’anno hanno portato incendi, bostrico e piante seccate
TRENTO. La prima settimana di agosto sarà caratterizzata da una nuova ondata di caldo africano portata dall’anticiclone che giorno dopo giorno si affermerà con sempre più vigore sul nostro Paese. Benché inizi a fare più caldo già da questo Lunedì, le temperature stenteranno a salire sensibilmente in quanto soffieranno venti settentrionali che limiteranno l’escalation.
La nuova settimana vedrà una nuova scaldata con il picco di afa giovedì e venerdì. Nel fine settimana rinfrescherà, con temporali forse già venerdì o comunque sabato 6, che si annuncia instabile così come domenica 7 (ma è da capire per quanto pioverà).
Le previsioni di Giacomo Poletti
Martedì dopo qualche goccia la notte, sembra reggere tutto il giorno in val d'Adige e valli principali; instabilità pomeridiana presente (cumuli sui monti) abbastanza innocua.
- Da mercoledì tempo ottimo, che metterà il "turbo" per quanto riguarda le temperature
- Giovedì e venerdì le due giornate più calde della settimana, con afa visto che ora i suoli sono un po' bagnati; giovedì pare proprio bello, da venerdì 5 potrebbero invece nascere dei temporali al pomeriggio.
- Sabato 6 probabile break con temporali (da definire).
A seguire si vede un calo termico duraturo. Probabilmente giovedì e venerdì supereremo i 35° a Trento.
Luglio nel frattempo chiude di poco sotto le medie di pioggia in Trentino a parte in val di Fassa dove i temporali hanno colpito bene con punte di 128 mm a Predazzo. In zona Trento caduti nel mese 60-80 mm con massimi a Gardolo e minimi a Trento Sud. Sul Trentino meridionale benino (bassa Valsugana, Alto Garda, Giudicarie): qualche stazione ha superato i 100 mm mensili.
La pioggia degli ultimi giorni ha tamponato la siccità per la vegetazione, non ancora per le falde ovviamente. Nei boschi nuove cicatrici dopo quelle di Vaia del 2018: la siccità 2022 ha portato incendi, bostrico e piante seccate.