Arretrati per i dipendenti dei Comuni e Comunità di Valle: tutto fermo e la Fenalt dichiara l'agitazione
Nonostante il rinnovo del contratto, molti enti non hanno ancora pagato: «Come era successo per il personale delle Rsa, tante promesse ma non si vedono i soldi»
TRENTO. Dopo i ritardi nella liquidazione degli arretrati nelle RSA, adesso la storia si ripete nei Comuni. Fenalt, sindacato maggiormente rappresentativo del Comparto Autonomie Locali, dopo aver a lungo lottato per arrivare finalmente ad una chiusura della trattativa contrattuale 2019 – 2021, ha appreso dai dipendenti che qualche decina di Comuni e qualche Comunità non hanno ancora liquidato in busta paga gli arretrati del triennio 2019/21 e in alcuni casi nemmeno l’aumento contrattuale, nonostante le promesse fatte al momento della firma del contratto.
“Un ritardo vergognoso – commenta Loris Muraro, responsabile Fenalt per i Comuni e le Comunità di Valle - non certamente imputabile ai dipendenti che si occupano del personale, ma per colpa dell’inerzia del Consorzio dei Comuni che ha inviato con colpevole ritardo le dovute comunicazioni e disposizioni agli Enti i quali quindi si sono trovati in affanno per poter rispettare i tempi concordati. In certe realtà non hanno neppure ricevuto alcuna comunicazione rispetto agli arretrati”.
La stessa cosa era avvenuta nei giorni scorsi per le APSP del Trentino tanto che Fenalt è intervenuta presso l’Upipa per far liquidare gli arretrati con la busta paga del 27 settembre 2022.
“Facciamo presente - prosegue Muraro - che in questo momento di grave crisi economica dovuta in particolare al caro bollette e all’aumento indiscriminato dei prezzi, anche un modesto aumento stipendiale e un piccolo arretrato possono essere di aiuto per arrivare alla fine del mese”.
Fenalt esorta gli Enti inadempienti a non perdere altro tempo e a predisporre un cedolino apposito per erogare quanto dovuto entro il mese di ottobre per liquidare aumento e arretrati 2022 e predisporre il pagamento degli arretrati 2020 e 2021, oltre al passaggio di fascia economica per gli aventi diritto.
“Se questo non avverrà – conclude Muraro - Fenalt è pronta a dichiarare lo stato di agitazione del personale”.