Tragedia in montagna: ha perso la vita il noto fotografo trentino Piero Cavagna
Per vent'anni era stato indimenticabile fotoreporter dell'Adige, nonché promotore di molte iniziative culturali, mostre, pubblicazioni. L'incidente nel primo pomeriggio di oggi, 8 ottobre, lungo un sentiero sulle pendici meridionali del monte Gaza, tra Margone e Ranzo: è precipitato per una quarantina di metri davanti agli occhi della moglie
IN PRIMA LINEA Alcuni degli "scatti" di Piero Cavagna per le cronache dell'Adige
TRENTO. Il noto fotografo trentino Piero Cavagna ha perso la vita nel primo pomeriggio di oggi, sabato 8 ottobre, in un incidente in montagna in valle dei Laghi.
Per circa vent'anni Piero Cavagna, 63 anni, era stato un apprezzato fotoreporter del nostro quotidiano.
La tragica notizia si è diffusa poco dopo le 16 di oggi: Piero Cavagna stava percorrendo in compagnia della moglie il sentiero delle Cruze tra malga Bael e Margone, sulle pendici meridionali del monte Gaza, quando è inciampato precipitando per circa 40 metri davanti agli occhi della consorte.
È stata la donna a lanciare l'allarme, erano passate da poco le 14.
La disgrazia è avvenuta sopra l'abitato di Ranzo, nel territorio del comune di Vallelaghi, a circa mille metri di quota.
Poco dopo l'incidente sul posto, lungo il sentiero 627B, è arrivato l'elisoccorso, dal velivolo è stato calato il tecnico che, purtroppo, ha potuto soltanto constatare il decesso.
Impegnato su molti fronti, grande esperto e cultore dell'arte fotografica, Piero Cavagna nel corso degli anni aveva organizzato anche numerose esposizioni.
Per l'Adige era stato anche autore di articoli per le pagine culturali, dedicati ai principali maestri mondiali della fotografia.
Fra le sue passioni anche lo sport, prima da praticante e poi da dirigente in particolare nel mondo dell'atletica leggera trentina.
Nella foto qui sopra, Piero Cavagna, due settimane fa, all'inaugurazione della mostra che aveva curato personalmente "Mettersi in gioco, pioniere dello sport in Trentino”, allestita a palazzo Trentini, sede del consiglio provinciale, organizzata con dalla commissione pari opportunità.
Piero Cavagna lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo e della cultura. E un immenso dolore in tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Lascia la moglie Rosanna, i figli Enrico e Riccardo, il fratello Gianni che ne ha seguito e affiancato il percorso professionale nella Vallagarina che aveva dato a entrambi i natali prima che Piero si trasferisse nel capoluogo.
A tutti loro va l'abbraccio della famiglia dell'Adige, unito a quello di tanti amici e estimatori che Piero aveva saputo raccogliere lungo il suo cammino.
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"Lascia davvero tristi e senza parole, la notizia della morte improvvisa di Piero Cavagna. Tengo subito a esprimere ai familiari il cordoglio mio e di tutta l'assemblea legislativa e mentre lo faccio ho in mente gli ultimi, recentissimi incontri con il fotografo e giornalista a palazzo Trentini", ha scritto il presidente del consiglio provinciale, Walter Kaswalder , appena appresa la tragica notizia.
"Cavagna ha collaborato in diverse, recenti iniziative culturali collegate al consiglio provinciale, sua ad esempio è l'immagine di copertina del periodico consiliare appena edito per celebrare i 50 anni del secondo Statuto. Suo anche il testo, come sempre ricco di informazioni, che ha sostanziato l'esposizione appena smontata dal nostro atrio, dedicata dalla Commissione pari opportunità alle donne nello sport e nell'agonismo. Perdere la sua creatività, il suo modo di sviluppare pensiero, idee e cultura attorno alle immagini, determinerà per il Trentino un vuoto di grande rilievo", conclude Kaswalder.