L'Enpa dopo il nuovo investimento di un orso: «La Provincia predisponga i corridoi di attraversamento sicuri»
Nuovo appello dell'Ente nazionale protezione animali, dopo l'investimento di un plantigrado avvenuto il 12 ottobre fa nella zona della Paganella. Anche altre associazioni chiedono a piazza Dante di agire e sottolineano che queste strutture di prevenzione riducono i rischi anche per cervi, caprioli e altri animali
ECOLOGISTI La convivenza con gli orsi è possibile
TRENTO. «Un altro orso investito dimostra ancora una volta quanto sia urgente e imprescindibile mettere in atto le nostre richieste, che non possono più essere sottovalutate o ignorate».
Lo scrive l'Enpa (Ente nazionale protezione animali), dopo un nuovo investimento di un plantigrado avvenuto due giorni fa nella zona della Paganella.
«Le sollecitazioni affinché siano predisposti i corridoi faunistici - prosegue il sodalizio - sono fondate ed evidentemente necessarie, sia per la tutela della biodiversità che per la sicurezza delle persone. Speriamo che l'animale non abbia riportato danni, anche in considerazione dell'avvicinarsi del periodo del letargo e della necessità di alimentarsi abbondantemente per superare il periodo invernale. Pertanto chiediamo che la forestale si accerti che non sia stato ferito in maniera tale da metterne a rischio la sopravvivenza».
Anche altre realtà associative e studiosi sollecitano da tempo piazza Dante affinché, come avviene in altre zone in Italia e all'estero, predisponga un piano per i corridoi di attraversamento stradale, che possono ridurre notevolmente i rischi di incidenti sia per gli orsi sia per cervi, caprioli e altra fauna selvatica.
I punti più utilizzati dagli animali per spostarsi tra i versanti e le valli sono noti, dunque l'intervento non rappresenterebbe, sottolineano gli animalisti, un grande sforzo progettuale.
Ma finora la Provincia ha sempre detto no a questo tipo di azione.
Lo scontro con l'orso è avvenuto nella serata di martedì verso le 20.30. A raccontare come sono andati i fatti è stato lo stesso automobilista che era al volante della macchina: ha spiegato che stava semplicemente guidando lungo la strada che collega Fai della Paganella ad Andalo quando il plantigrado è apparso improvvisamente in mezzo alla carreggiata. E lo scontro è stato inevitabile nonostante il tentativo di frenata. Un po' spaventato ma incolume, l'automobilista ha chiesto aiuto ai vigili del fuoco che hanno avvertito il personale del Corpo forestale.
I forestali sono quindi intervenuti sul luogo dell'incidente con un'unità cinofila che ha constatato che l'orso - seppure ferito - era scappato. Dopo l'investimento era corso nel bosco riuscendo in poco tempo a far perdere le proprie tracce. Anche ai nasi "rodati" dei cani.
Sono stati quindi raccolti - sulla macchina e nelle vicinanze - alcuni campioni genetici che consentiranno (forse) di identificare l'animale. Una nuova uscita alla ricerca dell'orso ferito è stata fatta nella mattinata di mercoledì, ma senza risultato.
Nel corso del 2022 c'è stato un altro investimento di orso. Era la notte fra il 14 e il 15 maggio quando M78 era stato rinvenuto a bordo strada, ferito a seguito di un investimento lungo la statale 43 nel comune di Campodenno. Il conducente - nonostante la vettura abbia riportato danni dopo l'impatto con l'animale, dal peso di circa 75 chili - ha preferito allontanarsi. A scorgere l'animale, riverso a bordo strada, e a dare l'allarme era stato un altro automobilista. L'orso era stato portato al Casteller dove era stato curato e rilasciato una ventina di giorni dopo.
In caso di incidenti la raccomandazione del Servizio faunistico della Provincia è di contattare il 112 e possibilmente attendere sul posto l'arrivo degli operatori. È importante non scendere dal mezzo, evitando dunque ogni contatto con possibili animali feriti.