Energia, attenzione alle proposte telefoniche truffa: «Sono in aumento, mai fornire dati sensibili»
Silvia Odorizzi, consulente presso il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti di Trento: “Il momento storico difficile sta purtroppo spalancando le porte ai furbetti del settore, che pur di truffare i cittadini più disperati se le inventano davvero tutte”
TRENTO. La paura di vedersi recapitare bollette con cifre esorbitante sta spingendo molti a trovare soluzioni, che in molti casi, però, si rivelano rischiose. Ecco quindi un nuovo capitolo della nostra guida alle buone pratiche da adottare non solo per risparmiare sulle bollette ma, come vedremo a breve, anche per evitare di incappare in brutte sorprese. In questo caso è stata Silvia Odorizzi, consulente presso il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti di Trento, a sottolineare alcuni elementi ai quali prestare particolare attenzione.
«Indubbiamente, sono cresciute molto le richieste sul tema dell'energia: le persone sono spaventate da ciò che sta accadendo e dall'incertezza dello scenario - ha spiegato. - In questo contesto, ci sono consumatori che sono purtroppo particolarmente a rischio. Parliamo di quelli più "vulnerabili" a credere ad offerte in cui vengono proposte scontistiche irrealizzabili, spesso proposte telefonicamente e dunque senza un'interazione diretta con il venditore. Questi procedimenti dovrebbero far scattare una sorta di allarme: allo stato attuale delle cose, chiunque proponga prezzi fuori mercato, ovviamente a vantaggio del consumatore finale, non è da considerarsi credibile».
La situazione infatti è al momento molto complessa: chi ha offerte attivate con il mercato libero a prezzo variabile, ha spiegato ancora Odorizzi, sta registrando costi altissimi a fronte di consumi praticamente uguali a quelli dello scorso anno.
«Ecco perché consigliamo di seguire i comportamenti promossi da Enea, che noi stessi abbiamo scelto di utilizzare come riferimento per i nostri clienti», ha aggiunto la consulente. Ma il momento storico difficile sta purtroppo spalancando le porte ai furbetti del settore, che pur di truffare i cittadini più disperati se le inventano davvero tutte.
«Chiunque proponga tariffe agevolate via telefono, soprattutto se poi viene richiesto di fornire dati personali, nel 99% dei casi ha qualcosa da nascondere o si comporta in modo poco chiaro - ha ammonito Odorizzi. - Non vengono spiegati tutti gli elementi del contratto che si vuol far stipulare al consumatore, pur facendo passare il messaggio di un'operazione sicura e senza rischi. Lo ribadiamo con forza: non fornite alcuna informazione privata o personale a questi fantomatici operatori del comparto».
Come comportarsi quindi qualora venissimo contattati telefonicamente da questi malintenzionati? Il CRTCU ha voluto spiegarlo in modo semplice: innanzitutto, va preteso un preventivo scritto dell'offerta via mail o per posta, questo perché la documentazione precontrattuale con le condizioni generali di fornitura è un elemento fondamentale in questo tipo di processi; esistono poi le cosiddette "schede di rapida consultazione", quella sintetica (che riassume tutti i dati dell'offerta come bonus, sconti, durata e condizioni economiche) e quella di confrontabilità (che mette in luce la spesa annua rispetto a vari stili di consumo paragonandola con il mercato tutelato o con altre tipologie di offerte).
«Chiaramente non stiamo dicendo che è proibito guardarsi attorno e trovare tariffe o modalità più vantaggiose rispetto a quelle che il consumatore sta portando avanti in questo momento - ha concluso la consulente del Centro. - Tuttavia, invitiamo le persone a non aderire incautamente. Ci sono comunque 14 giorni per recedere da contratti stipulati, dunque la situazione non è irreversibile, però è sempre meglio evitare di caderci dentro. Purtroppo in passato abbiamo conosciuto persone che hanno comunicato addirittura il loro iban, senza pensare alle conseguenze: sono dinamiche alle quali si può trovare una scappatoia, ma sta diventando sempre più difficile».