C'è la crisi, dalla Regione 200 euro a chi ha una pensione da casalinga
Si tratta di un contributo una tantum che, per Trento e Bolzano, pesa per 700 mila euro. Arno Kompatscher: "A questa categoria di persone non era stato dato alcun tipo di bonus, sono persone che svolgono attività di cura dei figli e dei familiari. Diamo loro in questo modo un segnale di attenzione ben chiaro”
ENERGIA Via libera ai sostegni
BOLZANO. L’aula del Consiglio regionale nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 ottobre, ha ripreso in esame la mozione numero 51, anticipata in accordo con i capigruppo, presentata dai Consiglieri regionali Renzler, Amhof e Bacher per impegnare la Giunta regionale all’erogazione di un bonus una tantum di 200 euro ai titolari della pensione per casalinghe.
Dopo lo stop per mettere a punto i dettagli del documento è stata precisata una spesa di 465 mila per gli aventi diritto nella provincia di Bolzano e di 305 mila in quella di Trento, per una spesa complessiva di 771 mila euro.
A quel punto il presidente dell’aula Josef Noggler ha chiesto al consigliere Helmuth Renzler (Svp) di spiegare la nuova versione, aggiornata con tutte le cifre, della mozione in esame. Il consigliere Mirko Bisesti (Lega) ha ringraziato “una misura significativa erogata in ambito regionale”. A quel punto Alex Marini (Cinquestelle) ha chiesto il parere alla giunta regionale e l’assessore Lorenzo Ossanna ha dato parere favorevole ed ha accolto la proposta. Claudio Cia (Fdi) ha osservato che “si tratta di un bonus che evidenzia la difficoltà di molte famiglie anche per affrontare le spese di prima necessità. Si tratta di un messaggio di attenzione”.
Giorgio Tonini (Pd) ha detto di volersi astenere dal votare la mozione, “manifestando dubbi su di un provvedimento assistenziale che dovrebbe tenere conto del reddito, con strumenti che certifichino il reale bisogno”.
Denis Paoli (Lega) ha osservato che si va “ad intervenire in un settore dove ci sono pensionate che prendono circa 500 euro al mese di pensione. Ringrazio la giunta regionale per averlo voluto”.
Il vicepresidente della Regione Arno Kompatscher ha detto che” a questa categoria di persone non era stato dato alcun tipo di bonus, sono persone che svolgono attività di cura dei figli e dei familiari. Diamo loro in questo modo un segnale di attenzione ben chiaro”. La mozione 51 è stata approvata con 42 sì e 6 astenuti.