In Trentino Alto Adige i giovani meno poveri e più in salute d’Italia: tutti i dati
Il rapporto di Save The Children svela le differenze regionali riguardanti la povertà infantile e la speranza di vita dei ragazzi italiani. La nostra regione sorride
I DATI Le città più ricche
TRENTO. Cresce la povertà infantile in Italia, ma non nello stesso modo per tutti. Lo segnala "Save The Children" attraverso il rapporto "Atlante dell'Infanzia a rischio in Italia", diffuso in vista della Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza del 20 novembre.
Se in tutto il Paese, il 22% dei ragazzi fra 0 e 17 anni è in stato di povertà relativa (anno 2021, fonte Istat), il dato cambia molto su base regionale. La povertà relativa interessa l'8,6% dei ragazzi in Alto Adige e l'11,4% in Trentino, dati ben lontani dal 38,7% della Campania.
Le differenze sono vistose anche nell'ambito della salute. Secondo i dati elaborati dall'Atlante (sempre fonte Istat per l'anno 2020), la speranza di vita in buona salute che un bambino o una bambina appena nati possono aspettarsi è, in Trentino Alto Adige, fra i 65,2 e 67,9 anni per le femmine e fra 65,3 e 66,3 anni per i maschi. La media nazionale risulta essere 60,1 nel primo caso e 61,9 nel secondo.
Diseguaglianze si registrano anche sul fronte della mortalità infantile, anche se l'Italia è riuscita "a ridurre ai minimi mondiali", segnala l'Atlante. Se la media nazionale è di 2,5 bambini morti ogni mille nati vivi (Istat, 2019), la provincia di Bolzano si colloca sotto questa media con 1,53 (dietro la Toscana con 1,45) così come quella di Trento, comunque poco sotto il dato nazionale con 2,12.