Politica / Il confronto

Fratelli d'Italia sfida Fugatti e lancia Francesca Gerosa come candidata presidente della Provincia

La proposta della presidente di Itea come nome alternativo del centrodestra è già stata comunicata al capo della giunta di piazza Dante e ora viene ufficializzata dal commissario provinciale di FdI, Alessandro Urzì. "È per me un onore oggi mettermi a disposizione del Trentino", ha commentato l'interessata sottolineando la crescita elettorale del partito

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TRENTO. Le voci di corridoio di ieri diventano realtà: Fratelli d'Italia rivendica il peso elettorale del partito e propone la presidente di Itea, Francesca Gerosa, come candidata presidente unitaria del centrodestra alle provinciali del prossimo autunno, dunque in alternativa a Maurizio Fugatti.

Il partito di Giorgia Meloni ha ufficializzato il tutto questo pomeriggio, spiegando di aver già comunicato a Fugatti la scelta di mettere in campo Gerosa, come ha detto il commissario provinciale di FdI, Alessandro Urzì.

Nessun veto su Fugatti, stempera i toni Fdl nella nota ufficiale, ma la consapevolezza che non possa essere posto un limite a proposte altrettanto competenti e soprattutto espressione di parte di quel mondo di aspirazioni di programma e valori che fa riferimento al primo partito in Italia ed in Trentino.

Insomma, Fratelli d'Italia rivendica il 29% circa ottenuto alle politiche del 25 settembre, contro il 9% scarso della Lega.

Ora si attende la reazione della Lega e degli altri alleati.

"Gli organismi dirigenti di Fratelli d’Italia del Trentino - si legge nella nota del commissario Urzì - hanno nella loro ampia autonomia locale discusso ad ogni livello nelle ultime settimane sul ruolo, la funzione, l’impegno e la forte impronta che il partito intende dare all’impianto di governo della Provincia autonoma di Trento.

Il commissario provinciale di FdI ha quindi assegnato oggi, al termine della riunione dei membri di diritto del Coordinamento provinciale (deputati, consiglieri provinciali, dirigenti nazionali, capigruppo dei comuni in cui FdI ha un proprio gruppo consiliare), a Francesca Gerosa il pieno mandato di rappresentare la proposta di Fratelli d’Italia per la guida di una solida coalizione di governo provinciale".

Nel comunicato si sottolinea anche che a proposta è stata comunicata "in massima autonomia" agli organi nazionali del partito che del nominativo proposto hanno condiviso il valore professionale e la competenza e l'alto profilo.

“È per me un onore oggi mettermi a disposizione del Trentino per essere a servizio della nostra Terra e della nostra gente: colgo questa opportunità, e la fiducia che mi viene data, con orgoglio e responsabilità, nella consapevolezza che, con me, tutta la comunità di Fratelli d’Italia è pronta a mettersi a lavoro per far crescere la nostra Provincia", ha commentato Francesca Gerosa.

"Fratelli d’Italia - ha aggiunto - è un partito che è cresciuto moltissimo in questi anni, grazie al lavoro di qualità della nostra presidente e di tutti i nostri militanti. Il percorso che abbiamo fatto anche in Trentino dal 2018 è stato importante ed è stato realizzato da tutti gli eletti ed i militanti con passione e amore per le nostre valli e le nostre città.

Siamo consapevoli di quanto sia necessario, sempre ma in questo momento storico più che mai, ascoltare persone e territori, che devono essere realmente coinvolti in quanto vero motore del futuro del nostro Trentino e della nostra Autonomia. Crediamo nella coalizione del centrodestra che sosteniamo attraverso le nostre esperienze politiche e professionali, con il coraggio di elaborare e proporre anche nuovi obiettivi strategici, amministrativi e di territorio, necessari per disegnare il futuro della nostra Provincia ed il suo ruolo strategico”.

Per parte sua, Urzì scrive: "Fratelli d’Italia non intende proporre questioni pregiudiziali nei confronti di alcun candidato, tanto più per il presidente uscente Maurizio Fugatti, ma proprio per questo non ritiene possa essere posto un limite a proposte altrettanto competenti e soprattutto espressione di parte di quel mondo di aspirazioni di programma e valori che fa riferimento al primo partito in Italia ed in Trentino. Un dovere morale - precisa Urzì - quello di mettere in campo, al servizio della coalizione, una proposta caratterizzante di Fratelli d’Italia coerente con il carattere programmatico lucido e determinato che è il segno che contraddistingue l’impegno di Giorgia Meloni trasferito sul territorio".

La scelta, spiega Fratelli d'Italia, è stata comunicata al presidente uscente Fugatti rinnovandogli stima e gratitudine ma rimarcando anche la necessità di un contributo attivo del partito di Fratelli d'Italia e della sua comunità militante alla coalizione ed al progetto di consolidamento dell’autonomia trentina e delle opportunità per il territorio.

“Solo un governo del Trentino perfettamente in sintonia (partendo dai suoi principali attori) con il governo nazionale può peraltro garantire - ha aggiunto Urzì - la specificità del territorio, la tutela delle sue specialità uniche, è la risposta a tutte le richieste di garanzia e stabilità richieste dalle popolazioni locali. Suicida è l'arroccamento della sinistra su schemi che si contrappongono in questo momento alle forze di governo nazionale perché l'autonomia del Trentino la si difende e rappresenta a Trento ma ancora più efficacemente a Roma, in Parlamento ed al Governo”.

Urzì ha sottolineato poi che ritiene importane, in questa fase, la sintonia fra il governo romano e quello locale: "Nel grande momento dell’avvio delle importanti riforme istituzionali c'è la necessità di un profondo raccordo fra autonomia e governo e fra le forze di governo locali con quelle di governo nazionale, necessariamente allargato (data la unicità del territorio trentino) alle espressioni locali della politica che costituiscono un valore aggiunto prezioso e di cui Fratelli d’Italia ha il massimo rispetto e considerazione e ritiene strategiche per il futuro di un progetto vincente ed orgoglioso, chiaramente alternativo alla Sinistra che ha usato l'autonomia come una riserva privata di pascolo, non come un patrimonio collettivo quale e deve tornare pienamente ad essere. La proposta di Francesca Gerosa va esattamente in questa direzione".

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