Sparisce il termine “handicap” da 25 leggi provinciali: sostituito da “disabilità”
Via libera al ddl Masè. Bocciato l'ordine del giorno di Rossi ma firmato anche da Claudio Cia (FdI) per abbassare da 180 a 60 giorni la presa in carico dei pazienti per la valutazione di invalidità
TRENTO. Unanimità di consensi per il disegno di legge firmato da Vanessa Masè (La Civica) che cancella da 25 leggi provinciali i termini "handicap" e "portatore di handicap" sostituendoli con "disabilità" e "persona con disabilità". «Oggi - ha spiegato Masè - c'è più attenzione nell'uso delle parole e il primo passo da fare con questa nuova sensibilità deve essere nei confronti della disabilità. Guardando alla persona prima che alla disabilità, una posizione emersa nelle audizioni in commissione».
L'assessora Segnana ha affermato che il ddl «va nel verso della tutela prevista nella Convenzione internazionale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità». Nel corso di un serrato dibattito, Alex Marini ha proposto di valutare «se le 25 leggi alle quali ha fatto riferimento Masè siano ancora attuali e efficienti» mentre Paola Demagri (Casa autonomia. eu) ha ricordato che l'opposizione ha presentato un odg per rivedere l'invalidità per ciechi e sordomuti e per la legge del cosiddetto "dopo di noi".
Ugo Rossi (Misto) ha ricordato la necessità di usare gli avanzi di amministrazione delle Comunità per potenziare i servizi domiciliari e Lucia Coppola (Europa Verde - Misto) ha ricordato che i bimbi disabili nella scuola sono una ricchezza. Infine, sì unanime all'ordine del giorno di Masè che impegna la giunta «a promuovere iniziative per sensibilizzare i bambini delle elementari sui diritti della disabilità».
In coda, bocciato l'odg di Rossi ma firmato anche da Claudio Cia (FdI) per abbassare da 180 a 60 giorni la presa in carico dei pazienti per la valutazione di invalidità.