Mancano i ginecologi nei punti nascita periferici: turnisti a 1.152 euro
Nuova selezione per mantenere in vita le strutture di Cavalese e Cles, l'Apss: «La situazione di carenza di personale medico è diventata cronica e comporta notevole difficoltà nel garantire la continuità assistenziale»
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TRENTO. Ancora una "caccia al medico" per tenere in vita i punti nascita di Cavalese e Cles. Non è un mistero che la forte volontà politica di Provincia e Azienda sanitaria sia quella di non chiudere i due reparti periferici. Costi quel che costi.
A fare il punto della situazione, nero su bianco, è la stessa Azienda sanitaria che ha proposto l'ennesima selezione pubblica per cercare medici, «visto che la situazione di carenza di personale medico è diventata cronica e comporta notevole difficoltà nel garantire la continuità assistenziale».
A Cles c'è un posto vacante mentre a Cavalese mancano due ginecologi rispetto all'organico teorico (6 medici più il direttore), ma si aggiungerà una terza assenza da aprile, oltre ad un'altra assenza "lunga". Per coprire i turni attualmente ci sono 6 contratti libero professionali, in scadenza a fine luglio, «ma la copertura oraria garantita da questi sei medici non è tale da garantire la completa soddisfazione del fabbisogno delle due unità operative». Ecco quindi che nasce l'esigenza di una nuova selezione pubblica per incarichi in libera professione. E, come detto, non è certo la prima. L'Azienda sanitaria ricorda che solo negli ultimi tre anni - dal 2019 al 2022 - sono stati fatti 4 concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato e 1 selezione ad hoc per Cavalese.
«In particolare per quanto concerne le tre procedure concorsuali indette per tutte le sedi aziendali, le domande di partecipazione raccolte non sono mai state più di 17, compresi gli specializzandi, che hanno rappresentato il gruppo più numeroso in ciascuna delle procedure (5 su 6 nel 2019, 16 su 17 nel 2020 e 7 su 7 nel 2021). Dalle scelte di sede, effettuate dai candidati al momento dell'iscrizione, è emersa la scarsa attrattività delle sedi periferiche di Cles e Cavalese: nessuno, infatti, dei candidati iscritti all'ultimo concorso indetto per tutte le sedi a novembre 2021 si è reso disponibile a prendere servizio nelle valli. Il concorso pubblico specificatamente indetto nel 2022 per le sedi di Cles e Cavalese è andato deserto, così come la precedente selezione pubblica indetta per le esigenze della sola sede di Cavalese nel mese di agosto 2021».
Nonostante questo ci si prova un'altra volta: «per garantire la continuità del servizio il direttore del Servizio ospedaliero provinciale il 21 dicembre 2022 ha inviato una nota richiedendo un'ulteriore selezione».
Per ora l'Apss ha "tamponato" con ordini di servizio, inviando medici da Trento e Rovereto per coprire turni in periferia, e appunto con una serie di contratti di libera professione. Che, però, non sono sufficienti.
Lo scoglio non è certo l'aspetto economico: per un'ora di lavoro a chiamata l'Azienda paga 96 euro e considerato che i turni sono di dodici ore un ginecologo che va a Cles o Cavalese porta a casa 1.152 euro al giorno. Il fabbisogno da coprire con gli incarichi libero professionali è stato quantificato in un massimo di 80 turni al mese di 12 ore di servizio attivo e 40 turni al mese di 12 ore di pronta disponibilità.