Garda / Il caso

Nago, il lupo morto è vittima di un bracconiere: rilevato un colpo d’arma da fuoco

In un primo tempo i forestali ipotizzavano un investimento stradale, ora scatterà la denuncia contro ignoti

FUGATTI “Sì agli abbattimenti dei lupi e orsi in eccesso”
VIDEO Lupi a spasso vicino alla strada a passo San Giovanni
MORI Rinvenuta la carcassa di un lupo
NORME La Convenzione di Berna conferma il no agli abbattimenti dei lupi

TRENTO. È stato ucciso probabilmente da un bracconiere il lupo trovato morto ieri a Nago, in località Castel Penede.

La Provincia informa infatti con una nota che l’esame del veterinario rileva un colpo d’arma da fuoco che ha ucciso l'animale.

 È stata dunque scartata l’ipotesi dell’investimento che era emersa in un primo momento.

"Si tratta - spiega l'ente pubblico - del primo caso simile noto in Trentino dal ritorno della specie, che risale a 13 anni fa".

Il lupo morto era stato recuperato dal Corpo forestale trentino, dopo la segnalazione della locale Sezione cacciatori.

Piazza Dante spiega dunque che "si rendono ora necessari gli approfondimenti a cura dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che avrà il compito di accertare con precisione le cause della morte dell’animale. Sulla base del referto, il Corpo forestale trentino procederà con la denuncia contro ignoti".

Dovranno quindi essere svolte anche le indagini del caso per cercare di risalire ai responsabili. Il reato di “uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali selvatiche protette” prevede l'arresto da uno a sei mesi o un'ammenda fino ad un massimo di 4.000 euro.

Con l'occasione, la giunta provinciale rilancia il tema degli abbattimenti selettivi, una procedura richiesta per intervenire : “Uno dei temi posti all’attenzione dei Comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza e degli incontri con il ministero è proprio quello della convivenza tra uomo e grandi predatori. Una convivenza che necessita di regole che sono indispensabili perché la loro assenza può produrre atti di autoregolamentazione adottati dal singolo”, commentano il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dell’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli.

[foto di archivio]

LE NORME

Nel sito dedicato aiu grandi carnivorei, la Provincia spiega: "I lupi sono legalmente cacciati in Europa in Stati non membri dell’Unione Europea particolarmente ricchi di predatori come la Russia, Bielorussia, l’Ucraina, la Bosnia e la Macedonia.

Per i paesi dell’Unione europea, che sottostanno alla Direttiva Habitat e per i quali il lupo è inserito nell’Allegato V di tale direttiva (come per esempio la Finlandia, la Romania, la Slovacchia, la Spagna ecc.), la caccia è legale ma limitata.

Per gli Stati appartenenti alla UE, per cui il lupo è protetto dalla Direttiva Habitat e inserito negli Allegati II e IV, come l’Italia, la caccia non è consentita, ma occasionalmente, in circostanze particolari (es.: lupi ritenuti problematici per la pressione predatoria sul bestiame localizzata in particolari aree o situazioni), alcune deroghe alla Direttiva possono essere temporaneamente applicate (art. 16 della Direttiva comunitaria Habitat 43/92), purché sia mantenuto lo “stato di conservazione soddisfacente", della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale”.

Attualmente la popolazione appenninica viene ritenuta in Stato di Conservazione Soddisfacente, mentre quella alpina no, in quanto ancora in fase di assestamento (Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, versione 2017, parte I, par. 5.6). C’è da considerare che questa valutazione necessita di un sistema di monitoraggio a livello nazionale e una base dati concreta sul livello dei danni alla zootecnia; inoltre per la richiesta di deroga è necessaria la dimostrazione della corretta e scrupolosa applicazione delle misure preventive e delle altre soluzioni alternative al prelievo, come è per esempio per la Francia e la Slovenia, in cui il regime delle deroghe consentite viene regolarmente applicato (Marucco 2014; Plan national d’actions 2018-2023 sur le loup et les activités d’élevage).

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