«Urla alla fermata e contro una ragazza disabile»: protagonista un autista di Trentino Trasporti
È accaduto domenica 26 febbraio, di ritorno dalla manifestazione di Milano contro la guerra in Ucraina. Da un bus privato la giovane si stava trasferendo sul mezzo per Martignano. Le manovre per aiutarla hanno rallentato l’autobus diretto a Cognola, ma l’autista avrebbe iniziato a sgasare e inveire
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TRENTO. Da una parte un autista forse preoccupato di arrivare tardi, dall'altra un gruppo impegnato ad aiutare una ragazza disabile, cercando di farla tornare a casa in sicurezza. Scintille, urla fuori luogo. Sembra un brutto episodio di maleducazione, o per lo meno un'incomprensione pesante, quella che si è verificata domenica 26 febbraio.
È diventato un formale reclamo a Trentino Trasporti, per via del comportamento dell'autista della partecipata. Diventerà ora un caso politico, grazie all'iniziativa della consigliera Lucia Coppola, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione al presidente della Giunta Provinciale.
Protagonista involontaria degli avvenimenti, l'associazione "Aiutiamoli a vivere", che anche a Trento negli anni è stata attiva nell'ospitare qui i bambini bielorussi o ucraini per un soggiorno lungo utile a ridurre le conseguenze dell'incidente di Chernobyl. In questi due anni, l'associazione si è molto impegnata anche con i profughi in arrivo dall'Ucraina devastata dalla guerra.
Quella domenica il gruppo era andato a Milano, per la manifestazione in occasione dell'anniversario dall'avvio dell'invasione russa. «C'era tanta gente, da tutta Trento e dall'altopiano di Pinè - racconta la presidente Angela Kotyk - mamme con bambini, ragazzi. Con noi era arrivata anche una ragazza di Martignano che non può camminare. È venuta ancora con noi, si sente accolta e stiamo insieme. Come sempre, siamo andati a milano con il pullman di Lorenzo Laner, con cui in questi anni abbiamo collaborato spesso e con cui ci siamo sempre trovati bene, perché è non solo professionale, ma anche di grande umanità».
A Milano la giornata era stata lunga, fredda ma archiviata con soddisfazione. Il gruppo ha iniziato a preoccuparsi al ritorno, perché gli orari non combaciavano. In particolare la ragazza, e il padre e due conoscenti dovevano riuscire a prendere il bus per Martignano: ultima corsa, ore 21.30. Arrivati a Trento sul filo di lana, dal bus sono stati fatti scendere solo quelli che sarebbero saliti sul bus pubblico per Martignano, col compito di fermare il mezzo, mentre veniva trasportata la ragazza disabile.
«Lorenzo l'ha portata in braccio, mentre il padre prendeva la carrozzina dal vano portabagagli - spiega Angela Kotyk - tutto ha richiesto qualche minuto, e in quel momento è arrivato l'autobus 12, che doveva andare a Cognola. Lorenzo ha avvisato l'autista che l'avrebbe bloccato qualche istante, con gentilezza ha chiesto un minuto, per via della ragazza, ma lui si è arrabbiato: ha iniziato ad andare avanti e indietro, in modo minaccioso. E abbassato il finestrino, abbiamo sentito le offese. Sull'autobus ci siamo spaventati».
Ecco perché l'associazione ha scritto a Trentino Trasporti, indicando targa dell'autobus e orario della corsa. Ma da allora non hanno avuto risposta. Ecco perché la consigliera Coppola ha deciso di intervenire, con un'interrogazione al presidente Maurizio Fugatti, in cui parla di «comportamento inammissibile ed ingiustificabile per un conduttore di mezzi di trasporto pubblico».
A Fugatti Coppola chiede «se ritenga ammissibile che un autista di un mezzo pubblico si rivolga con parolacce e insulti ad un collega che gli chiede di pazientare qualche minuto per consentire il trasbordo in sicurezza di una persona non deambulante autonomamente» e chiede «quali provvedimenti disciplinari ha assunto Trentino Trasporti nei confronti dell'autista dell'autobus per Cognola».