Stalking / In Rete

La ragazza lo lascia. Lui, geloso per il gioco di gruppo online, ne divulga le foto sexy

La donna trentina, quando il quarantenne emiliano aveva voluto qualcosa di più, lo avrebbe liquidato senza spendere troppe lacrime. Il sentimento di lui si è trasformato in rabbia ed in ossessione, sfociando poi in atti persecutori

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TRENTO. Galeotto fu il gioco di gruppo on line: i due si sono conosciuti sui social per la comune passione per le sfide sul web, si sono voluti bene prima a distanza via webcam e poi "dal vivo". Per starle accanto lui, un quarantenne originario dell'Emilia Romagna, si era trasferito in Trentino. Lei, che è molto più giovane, non nega la frequentazione ma non lo avrebbe mai considerato un boyfriend.

Infatti, quando lui aveva voluto qualcosa di più, ad esempio una relazione stabile, lei lo avrebbe liquidato senza spendere troppe lacrime. Il sentimento del quarantenne si è quindi trasformato in rabbia ed in ossessione, sfociando nello stalking: davanti al giudice dovrà ora difendersi delle accuse di atti persecutori e di divulgazione senza il consenso della vittima di video con contenuti sessualmente espliciti. L'udienza di mercoledì 29 marzo è stata rinviata.

La relazione era iniziata un paio di anni fa. Il primo incontro è avvenuto a distanza. E questa non è certo una novità: sempre più spesso i legami sentimentali nascono via social, dalla condivisione di passioni comuni. Anche fra il quarantenne emiliano e la giovane trentina era scoccata la scintilla. Inizialmente tutto sarebbe iniziato per divertimento, con collegamenti via webcam e cellulare dal contenuto decisamente "piccante". Lei ignorava che quei video venissero registrati dall'amico, il quale successivamente ne avrebbe fatto un uso illegale.

La relazione a distanza è diventata poi frequentazione quotidiana con il trasferimento del quarantenne in Trentino. Forse per la troppa vicinanza il rapporto si sarebbe incrinato. Lei appariva distaccata, lui avrebbe voluto di più, al punto da arrabbiarsi e da manifestare gelosia perché l'amica partecipava ad un gioco di gruppo on line, uno dei più seguiti anche sui social. L'accusava di tradirlo. Per ripicca il quarantenne si era iscritto a diverse piattaforma con un profilo falso, con nome e cognome inventati, in modo da mantenere un minimo legame con il "mondo virtuale" che la ragazza frequentava, per verificare quali fossero i suoi nuovi amici del web.

Al culmine della gelosia, come denunciato dalla vittima, aveva divulgato sui social i video e le immagini di lei con contenuto sessualmente esplicito; le immagini erano state mandate anche a due conoscenti con cui la giovane giocava on line. Nonostante la decisione di lei di mettere uno stop alla relazione, lui ha continuato a scriverle, a mandarle messaggi dal contenuto offensivo, a telefonarle, nonché a chiedere a conoscenti informazioni su di lei.

Aveva anche minacciato di suicidarsi ingerendo farmaci, causando nella giovane uno stato di ansia e di paura: in quell'occasione lei si era rivolta ai carabinieri affinché andassero a casa dell'uomo a verificare le sue condizioni. La vittima, per il perdurare degli atti persecutori nell'estate e nell'autunno del 2021, era stata costretta a bloccare il contatto dell'amico sul proprio cellulare e su tutti i social. A quel punto aveva deciso di denunciare tutto.

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