Orsa JJ4, Fugatti ha firmato l'ordinanza per l'eliminazione. L'Enpa: «Invece si fermi e ascolti la mamma di Andrea»
La Provincia fa sapere che è stato emanato un nuovo provvedimento che prevede l'uccisione dell'animale responsabile della morte del giovane sul monte Peller: si stanno già collocando le trappole sul monte Peller. Anche dal Wwf nuovo appello per chiedere che invece degli abbattimenti siano attuate, con competenza e approccio scientifico, altre azioni anche a tutela della popolazione
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TRENTO. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l'ordinanza per l'eliminazione dell'orso Jj4. Il documento - informa una nota stampa - integra il provvedimento contingibile e urgente dell'8 aprile scorso, alla luce dei risultati genetici che hanno indicato l'esemplare come responsabile dell'aggressione mortale al runner di Caldes Andrea Papi.
A una settimana dal ritrovamento del corpo di Andrea Papi nei boschi del monte Peller, gli orsi a cui si sta dando la caccia in Trentino sono due.
Il primo è appunto JJ4, il secondo è Mj5, un orso di 18 anni per cui la Provincia ha chiesto l'abbattimento per l'attacco ai danni di un escursionista in valle di Rabbi, lo scorso 5 marzo.
Sebbene i due esemplari non siano ancora stati individuati, sono già in corso le operazioni di collocamento delle trappole a tubo, che consentiranno il prelievo e la successiva soppressione.
Rimane aperta la questione riguardante un terzo esemplare, M62, per cui è stata inviata richiesta di rimozione in quanto troppo confidente nei confronti dell'uomo.
In questo periodo è in corso un'operazione di dissuasione, a cura dei forestali, per allontanare da alcune aree l'orso, che non ha mai aggredito nessuno ma è responsabile di diversi danneggiamenti.
Frattanto, dal mondo dell'associazionismo ecologista e animalista si susseguono gli appelli affinché si agisca diversamente, senza uccidere l'orsa di 17 anni.
«Il presidente Maurizio Fugatti ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi e ascolti le parole della mamma di Andrea Papi, che ha chiesto di non infierire su JJ4", scrive l'associazione Enpa in un comunicato, riferendosi alle parole della madre del runner Andrea Papi ucciso da un'orsa in Trentino: "la colpa non è di mio figlio e neanche dell'orso" e "per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili, che non possono passarla liscia».
«Quanto detto da Franca Ghirardini - scrive l'Enpa - ci tocca profondamente e ci commuove. Le sue sono parole di dolore e di coraggio, in stridente contrasto con quelle del presidente Fugatti, il quale non ha esitato nello schierarsi in prima linea dalla parte dei fucili e della morte, dimenticando che il resto del Paese è tremendamente scosso e chiede non ci sia vendetta».
L'Enpa ribadisce dunque le critiche a quella che considera una gestione lacunosa del progetto Life Ursus e rilancia le richieste per azioni diverse, anche di prevenzione.
«Siamo contrari - scrive l'Ente protezione animali - alle ritorsioni, alle condanne a morte, alle deportazioni. Gli orsi del Trentino devono poter vivere in pace, da orsi appunto. Ma i residenti devono essere tutelati da una vera politica di prevenzione, che preveda - ad esempio - la chiusura dei sentieri nelle zone maggiormente frequentate dai plantigradi, e che sia incardinata su efficaci piani di informazione e di sensibilizzazione.
In questo senso - scrive ancora l'associazione -, le campagne allarmistiche e terroristiche promosse da alcuni personaggi politici e da alcune associazioni di categoria sono dannose e controproducenti, perché creano un clima di terrore che alimenta a sua volta misinformazione e disinformazione.
Diffide, ricorsi, segnalazioni alla Procura: il nostro ufficio legale sta assumendo tutte le opportune iniziative per bloccare progetti di massacri e deportazioni di massa», conclude l'Enpa.
Alla quale fa eco il Wwf: «Ormai non passa giorno che il presidente Fugatti non tiri fuori nuovi orsi da abbattere o deportare. Ha iniziato con l'orso che ha ucciso il giovane runner Andrea Papi a Caldes, poi ha parlato di altri 3 orsi da abbattere, poi ha deciso che gli orsi da rimuovere sarebbero 50, che oggi sono diventati 70.
Procedere in questo modo non ha alcun senso: crea solo ulteriore confusione. La gestione faunistica, e quella degli orsi in particolare, richiede competenza e preparazione e sarebbe bene affidarsi a tecnici ed esperti evitando inutili improvvisazioni. Le cose da fare sulla prevenzione sono tante e sono note: prima ci si attiva, meno rischi si faranno correre a cittadini e turisti».
Questo si legge in una nota diffusa questo pomeriggio dal Wwf Italia, che prosegue: «Le posizioni estremistiche di chi vuole a tutti i costi minimizzare i rischi che derivano dalla presenza di un orso che ha aggredito e ucciso un uomo e di chi non perde occasione per proporre l'eliminazione di decine e decine di orsi, rappresentano un ostacolo alla gestione di un problema complesso, che richiede soluzioni complesse e prese su basi scientifiche.
L'obiettivo deve essere quello di costruire una giusta convivenza tra le comunità locali e gli orsi. È auspicabile che il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, avvalendosi del supporto tecnico scientifico di Ispra, intervenga con decisione per riportare il tutto su un piano di correttezza scientifica, oltre che di ovvio rispetto delle normative e degli strumenti di pianificazione esistenti», conclude l'organizzazione ecologista.
Dal mondo politico interviene Aurora Floridia, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, membro della commissione ambiente di palazzo Madama. «L'atteggiamento aggressivo e litigioso del presidente Maurizio Fugatti mette alla luce la sua incapacità a governare la situazione.
Del tutto inutile accusare gli animalisti per aver bloccato l'abbattimento di Jj4 nel 2020, urge invece che si prenda le proprie responsabilità per non aver saputo gestire la delicata convivenza dell'uomo con i plantigradi. Le sue parole d'ordine sono sempre state: cattura e soppressione, le sue ordinanze sono anticostituzionali».
Per Floridia, «serve una vera campagna di informazione - aggiunge - per educare agli incontri con animali selvatici presenti sul territorio, non basta qualche timido cartello sparso qua e là. Gli orsi vanno monitorati con attenzione per conoscerne gli spostamenti attraverso il radiocollare.
Mentre le associazioni animaliste come la Lav si rendono disponibili per accogliere Jj4 e MJ5, gli orsi più problematici, le ordinanze di Fugatti invece sono sempre state tutte all'insegna della vendetta e della guerra aperta agli orsi e nessuna utile a risolvere il problema. Le criticità attuali devono essere fronteggiate da persone competenti ed esperte. I cittadini vanno protetti, gli orsi vanno salvaguardati».