Orsi, niente mano tesa dalla Lombardia al Trentino: non ci sono le condizioni per ospitarli
Il presidente della Regione, Attilio Fontana, leghista come Maurizio Fugatti, risponde di no all'ipotesi di trasferire i plantigradi che la Provincia autonoma reputa in eccesso dopo il caso Jj4
ORDINANZA Maurizio Fugatti: abbattere l'orso che ha ucciso
PROGETTO Cento orsi in Trentino, la radiografia di Life Ursus
MILANO. "Credo che non ci siano le condizioni. Però credo anche che ogni scelta si debba fare dopo aver valutato, mi sembra che questo modello in Trentino abbia dimostrato di non funzionare".
Così il governatore lombardo Attilio Fontana, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto se la regione potrebbe accettare gli orsi provenienti dal Trentino Alto Adige, a margine dell'incontro con i presidenti delle Province lombarde.
"Quindi o si studia qualcosa di diverso o ripetere sul nostro territorio quello che si sta verificando in Trentino non mi sembra opportuno. Se dobbiamo ripetere il dramma che si è svolto in Trentino direi di no", ha aggiunto Fontana, che dunque non apre la porta a una collaborazione con il suo omologo trentino Maurizio Fugatti, nonché collega di partito (entrambi leghisti), che cerca di ricollocare ma metà circa degli orsi presenti sul territorio.
La quota da rimuovere, secondo la Provincia di Trento, era inizialmente di 50 la settimana scorsa, poi in pochi giorni è salita a 70, mentre oggi ai microfoni del Gr3 Rai il numero uno della Protezioen civile, Raffaele De Col, sentito per un approfodimento sugli orsi, ha spiegato che risultano presenti "circa novanta orsi adulti e venti cuccioli".
A chi gli ha chiesto se l'orsa Jj4 che ha aggredito e ucciso il runner Andrea Papi andrebbe soppressa, Fontana ha risposto che "queste scelte non competono a me".
Per l'assessore lombardo agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, "bisogna trovare una giusta sintesi di convivenza tra l'uomo e questi animali. Devo dire che le montagne della Lombardia sono particolarmente antropizzate quindi questa convivenza diventa molto difficile. Capisco e sono assolutamente solidale con l'amico Massimo Fugatti perché oltre una certa misura questa convivenza non è possibile".