Lav: disponibili a portare in salvo anche altri orsi, ma la definizione di "pericolosità" va annullata
La Lega antivivisezione, così come l'Oipa, esprime soddisfazione per la nuova decisione del Tar contro l'abbattimento di Mj5 e annuncia altre azioni legali contro la Provincia. Nel mirino di entrambe le associazioni la linea del presidente Fugatti al quale si chiede di ascoltare la comunità scientifica e i giuristi
TRAGEDIA Il padre di Andrea: “La morte di mio figlio si poteva evitare”
ORSA JJ4 sul Peller, dal caso del giugno 2020 alla tragedia di Caldes
TRENTO. Dal mondo animalista soddisfazione per la nuova decisione della magistratura che ha sospeso anche l'abbattimento dell'orso Mj5. Apprezzamento anche per la linea del ministro dell'ambiente, Pichetto Fratin, che all'uccisione prevista dalla Provincia di Trento antepone gli sforzi per delocalizzare in aree naturali protette gli orsi qui ritenuti "pericolosi" e dunque da "rimuovere".
E proprio sulla definizione di pericolosità dell'orso interviene oggi, sabato 22 aprile, la Lav (Lega antivisezione).
L'organizzazione annuncia che depositerà a breve "un'approfondita perizia al fine di far annullare anche la definizione di pericolosità, anticamera delle condanne a morte per gli orsi del Trentino".
La Lav continua a ribadire "la propria disponibilità a portare in salvo gli orsi condannati a morte dalla vendicativa ricerca di sangue da parte del presidente Fugatti.
"Intanto - scrive l'associazione oltre 96 mila persone hanno già firmato la nostra petizione contro la scellerata decisione di uccidere Jj4, Mj5 e M62. Le cittadine e i cittadini italiani sono dalla parte degli orsi. Mentre il presidente Fugatti è sempre più solo".
La Lav fa sapere anche che accoglie "con gioia questa nuova grande vittoria per la vita degli orsi", ovvero la decisione del Tar di Trento di sospendere l'ordinanza di abbattimento dell'orso Mj5. "Mj5, che nonostante non abbia ucciso nessuno ha visto cadere sulla sua testa la scure vendicativa del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, era stato comunque condannato a morte", si legge ancora nella nota.
Apprezzamento per le "aperture" comunicate dal ministro Pichetto Fratin anche da parte di Oipa: "Appare chiaro che mentre Fugatti è contro tutti, oltre che contro gli orsi e fauna trentina, tutti sono contro Fugatti", scrive oggi l'Organizzazione internazionale protezione animali.
"In questi giorni - prosegue la nota - è emerso con chiarezza che solo una minoranza dell'opinione pubblica è a favore della sua politica cieca alle richieste della stragrande maggioranza dei cittadini italiani (e non solo), della comunità scientifica, dei giuristi".
"Apprezziamo l'apertura del ministro Pichetto Fratin alle istanze delle associazioni che danno voce agli animali emersa dal tavolo tecnico che si è tenuto ieri a Roma", commenta il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto.
"Il ministro ha sottolineato "l'importanza di ascoltare le associazioni ambientaliste, che saranno a breve convocate", spiega una nota.
"Saremo lieti d'illustrargli come sinora il progetto Life Ursus sia stato malgestito e quali siano le possibili soluzioni per una serena convivenza tra la fauna e la comunità locale, già più volte da noi auspicate", conclude il presidente dell'Oipa.